Sharknado

Creato il 10 settembre 2013 da Bradipo
C'è aria di apocalisse in quel di Los Angeles: tempesta in mare, acqua a catinelle,un branco di squali particolarmente numeroso ( 20 mila ! sic!!!) e un vento che a confronto la bora triestina procede come un calesse tirato da un mulo. Risultato? Un bel maremoto e poi alcuni tornado: ma ben carichi di squali che arrivano anche a molti kilometri dalla costa. Fin , barista e surfista deve salvare la sua famigliola da quest'orda di squali che piovono letteralmente dal cielo.
Piovono squali! Questa poteva essere la frase di lancio di questo film, passato sulla cable tv americana a luglio del 2013 e che ha suscitato un clamore assurdo tanto da essere citato come " IL PEGGIORE FILM DI TUTTI I TEMPI!". Roba che Ed Wood comincerebbe a ballare la breakdance nella tomba.
E quando tutti parlano di un certo film in un determinato modo , la scimmia della curiosità ti si attacca alla schiena e non ne vuol più sapere di scendere se non a visione avvenuta.
E tanto è stato.
Visione assolutamente da consigliare: ma non per la bellezza intrinseca di quello che si è appena visto ( che, detto tra noi non c'è) ma quanto per il coraggio di aver realizzato un film così brutto e raffazzonato da sfiorare la genialità.
Prendiamo ad esempio lo spunto iniziale: un tornado che fa piovere squali dal cielo e costoro ti arrivano anche nel salotto di casa, ammesso che ci sia abbastanza acqua per contenere un pesce rosso.
Un'idea così, talmente malata e distorta poteva venire solo a una mente dalle stesse caratteristiche ( malata e distorta) oppure sotto pesante influsso di fattori chimici ( alcolici e non ).
E qui vorrei fare una chiosa sul concetto di trash: ora , c'è la monnezza cinematografica che puzza di marcio lontano un miglio perchè è roba veramente partorita dal cervello di una gallina e c'è della monnezza talmente monnezza che confrontarla con l'altra equivale a paragonare un quadro di Picasso del periodo cubista con un Teomondo Scrofalo.
Sharknado è il Picasso della monnezza, talmente oltre che non si sente neanche la puzza di pesce marcio.
Anzi si sente l'effluvio di  Chanel numero 5, l'unico capo di vestiario che indossava Marilyn quando andava a dormire.
Quelli della Asylum sono abituati a rimestare nel torbido tra sottogeneri e parodie involontarie ma qui si sono proprio superati: hanno scritturato volti mediamente noti, almeno una volta lo erano tanto da far apparire inizialmente questo film come la sagra della balena spiaggiata o un cimitero pronto per il ritorno di dinosauri viventi ( azz! ma questa può essere un'idea per un prossimo film Asylum) e li hanno impiegati in qualcosa che vorrebbe essere epico ( la lotta di un uomo per difendere la sua famiglia) ammantando il tutto di un umorismo involontario che spesso tracima nella demenzialità pura.
Un po' come applicare la filosofia di Una pallottola spuntata a un film di squali ma in maniera del tutto involontaria.
Prendete uno come Ian Ziering, uno marchiato a vita da 90210: qui fa il padre di famiglia che a 50 anni ancora va in giro tra le onde col surf e poi si impegna allo spasimo per salvare la famigliola che prima dei titoli di testa non si cagava neanche di striscio.
E già che ci si trova salva anche una scolaresca imprigionata in uno scuolabus.
Vedere come ci crede, l'impegno che profonde nella recitazione è qualcosa di quasi commovente: qualcosa di totalmente sproporzionato rispetto alla MEGACAZZATAIPERGALATTICA  in cui sta recitando.
Per esempio Tara Reid che pure se piovono squali da tutte le parti è sempre pettinata e truccata di tutto punto ha quell'aria un po' schifata da principessa sul pisello che la rende molto , ma molto adatta a recitare in una cosa come questa  che se ne frega di savoir faire cinematografico.
E' tutto fatto talmente coi piedi, con buchi di sceneggiatura e di logica che più passano i minuti e più diventano voragini, effetti speciali che sono speciali solo per cagneria realizzativa e una regia che definirla tale è veramente qualcosa di fuori luogo.
Eppure si gode come suini a vedere Sharknado : non ha pause, è una serie continua di cazzate che ognuna è più grossa della precedente ma il gioco diverte proprio per quello: vuoi vedere fino a che punto possono arrivare regista e sceneggiatore.
E arrivano proprio al top: non si può resistere a Ian Ziering che al volo prende uno squalo a colpi di motosega e non contento, dopo essere stato inghiottito si apre la strada verso l'esterno sempre con la succitata motosega e visto che ci si trovava recupera ( viva!) un'altra vittima dello squalo.
Ma di queste cose ce ne sono a decine in 90 minuti scarsi: una tale concentrazione che deve essere necessariamente genio applicato al cinema.
Che voto dare?
Per il divertimento ci può stare anche un 10 perchè questo film si pone sin da subito come termine di paragone per tutto il trash futuro ma siccome abbiamo una reputazione ( prrrrrrrr!) da difendere gli diamo il voto da classico bvadipo cinefilo avvogante snob.
( VOTO : 3 / 10 ) 
 

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