Puntuale come il Ferragosto e il caldo africano, ecco che ogni estate arriva anche un nuovo Sharknado. Il primo capitolo di questa sagona cinematografica, o più o meno cinematografica, o diciamo quasi per niente cinematografica, ha rappresentato un vero e proprio tornado trash. Un film tv talmente brutto, da essere bello. Visto il clamoroso successo mediatico che ha ottenuto Sharknado, era praticamente ovvio che avrebbe avuto un seguito e diciamo che Sharknado 2 - The Second One è stato un mezzo diludendo. Quello del trash è un gioco e il gioco è bello finché dura poco. Con questo terzo capitolo, il rischio di finire nella sterile ripetizione si è fatto così ancora più alto e fondamentalmente Sharknado Tre-sh non riesce a scongiurare tale rischio, così come gli Stati Uniti non riescono a scongiurare l'arrivo di una nuova serie di tornado con gli squali dentro. Ma, c'è un ma. Anzi, ci sono diversi ma.
La pellicola, se tale può essere definita, ha anche i suoi buoni pregi. Il primo si chiama Cassie Scerbo, l'interprete della sexy Nova, purtroppo assente nel secondo episodio, e nel suo caso di tratta di un pregio doppio, d'you know what I mean?
Il secondo pregio è l'interprete della figlioletta del protagonista Ian Ziering. Si chiama Ryan Newman ma, al di là di questo, visto che ha ancora 17 anni, su di lei preferisco non dire altro. Solo una cosa: Dio bono se cresce bene!
Nel corso di Sharknado 3 c'è poi spazio per una serie di apparizioni più o meno brevi e più o meno simpatiche che vanno dai redivivi Bo Derek, Steve Guttenberg e Lorenzo “Renegade” Lamas a George R.R. Martin, quel cattivone che siede sul trono di comando di Game of Thrones.
Inoltre ci sono Frankie Muniz della serie Malcolm in the Middle e il cantante R&B Ne-Yo che sembrano dei pesci fuor d'acqua, ma d'altra parte in un film che parla di squali fuor d'acqua la cosa ci può stare.
ATTENZIONE SPOILER Il bello comunque arriva alla fine. Se la prima oretta di film procede tra tanti squali, motoseghe e ancor più sbadigli, con la costante sensazione di déjà vu e di situazioni che ripetono in maniera piuttosto stanca quanto già visto nei precedenti due episodi, per il gran finale Sharknado 3 si gioca le sue carte migliori. Entra in scena David Hasselhoff nei panni del padre di Ian Ziering e la sfida con gli squali si sposta nello... spazio.
È quando si tuffa nel kitsch più totale ed estremo che Sharknado 3 dopo aver fatto esclamare Oh Hell No! fa gridare Oh Hell Yes!, fino a un'ultima scena con tanto di figlio di Ian Ziering e Tara Reid nato all'interno di uno squalo che fa toccare al genere trash nuove insperate vette. Il film comunque non finisce con la visione. L'estate prossima verremo travolti da Sharknado 4 - E mobbasta! A questo punto speriamo sia l'ultimo capitolo, visto che ormai si sta tirando la cosa troppo per le lunghe. In ogni caso, la cosa cool è che saremo noi spettatori a poter decidere il destino di uno dei personaggi. Sul sito del film si può infatti votare se April (Tara Reid) sopravvive e può quindi tornare nel prossimo episodio oppure no. Per quanto mi riguarda non ci sono dubbi: Ian Ziering si deve finalmente fare Cassie Scerbo, quindi sorry Tara Reid, ma devi morire! Devi morire! Devi morire! (voto 5+/10)