Sherlock - stagione 2

Creato il 22 febbraio 2014 da Lafirmacangiante
Mi tolgo il cappello, mi alzo in piedi e applaudo, apprezzo e mi inchino davanti al lavoro di scrittura operato per questa seconda stagione di Sherlock dagli autori Steven Moffat e Mark Gatiss. Due episodi splendidi (il primo e il terzo) e uno semplicemente bello (il secondo), almeno due antagonisti strepitosi nel giro di sole tre puntate, interpreti da incorniciare e perfezione dietro l'angolo, non c'è che dire, quando ingranano gli inglesi hanno quella maledetta marcia in più.
Per la seconda stagione del serial gli autori ci propongono gli episodi Scandalo a Belgravia (da Uno scandalo in Boemia), I mastini di Baskerville (da Il mastino dei Baskerville) e Le cascate di Reichenbach (da L'ultima avventura).
Nel primo episodio Moffatt e Gatiss (interprete anche di Mycroft Holmes) introducono uno dei personaggi più affascinanti della serie, la bella prostituta di lusso Irene Adler (Lara Pulver) capace di raccogliere una quantità spropositata di informazioni in grado di compromettere l'esistenza di molte persone influenti e potenti. La donna, come il rapporto del tutto particolare e atipico che instaura con Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), è tratteggiata in maniera meravigliosa diventando un'antagonista (?) capace di tenere testa anche al famigerato, e spesso sopra le righe, Jim Moriarty (Andrew Scott) fine mente criminale in grado di mettere in seria difficoltà Holmes e Watson (Martin Freeman) e rivaleggiare alla pari per intelligenza con il detective di Baker Street. Un'apertura di serie davvero con il botto.

Lara Pulver nella parte di Irene Adler


Più umana la trasposizione di uno dei racconti più celebri di Conan Doyle. Qui il nome dei Baskerville gode di un'accezione completamente nuova, il talento degli sceneggiatori nell'ammodernare e allo stesso tempo rimanere fedeli alla tradizione è per me fonte di grande ammirazione.
Nel terzo, ultimo e strepitoso episodio arriva al culmine lo scontro tra Sherlock e Moriarty, rimasto  sullo sfondo nei due precedenti episodi. Un adattamento carico di tensione per quella che doveva in realtà essere l'ultima avventura di Sherlock Holmes. Le cascate di Reichenbach sono il luogo dove l'Holmes letterario sarebbe dovuto perire proprio in uno scontro con il suo arcinemico. Nella versione televisiva le cascate hanno una valenza per lo più simbolica, ma la tensione dell'opera televisiva supera forse anche quella dell'originale. Scontro finale, come andrà a finire?
Ottime le prove del cast con un Cumberbatch che non fatica a impersonare uno degli esseri viventi più irritanti di sempre, un Freeman trattenuto e solido di importanza vitale per la serie e un Andrew Scott gigione e folle, un talento al servizio di un Moriarty che, se la memoria non mi inganna, dovrebbe risultare completamente inedito per modi e personalità.
Il pensiero sui titoli di coda dell'ultima puntata di questa serie è stato: "devo incominciare subito la terza, ne voglio ancora". Purtroppo le puntate a disposizione sono poche, meglio godersele con un po' di calma. Come ultima cosa segnalo anche il tema musicale di Sherlock che mi è entrato in testa e non se ne vuole più andare.
PS: se vi capita di guardare questa stagione ricordate che c'è un mini-episodio sfizioso di sette minuti circa che funge da prologo e da teaser promozionale per la terza stagione, da vedere solo (mi raccomando) dopo l'ultimo episodio di questa seconda annata.