Prodotto dalla Dreamworks e con un cast di attori doppiatori splendido (Nicolas Cage è praticamente perfetto nella parte del padre) é la storia di una famiglia di cavernicoli che fa fronte alla fine del loro mondo, grazie alla curiosità della figlia maggiore, Eep (ditemi voi se non vi ricorda Merida, versione preistorica) e alla guida e aiuto di un ragazzo neanderthal.
Il risultato sono 98 minuti buffi e piacevolissimi, davvero. C'è ovviamente tutta la parte di storia che riguarda la crescita, l'emancipazione dai modelli familiari imposti, la ricerca e costruzione di una propria personalità fino all'arrivo del riconoscimento di sè e della ricostruzione, da pari, di un rapporto con i propri genitori (sì. E' un cartone animato ma c'è tutto questo. Fateci caso, c'è mooolto più spesso di quanto crediate ed è la dinamica naturale dei rapporti).
Ma mentre sorridete e vedete Eep imparare a brillare a suo modo, mentre vi divertite trai battibecchi suocera/genero, la curiosità- che era origine di ogni rischio e pericolo- diventa la chiave di salvezza e la via d'uscita dalle difficoltà, unita al buonsenso. Decisamente il tipo di cartoni animati che farei vedere a mio nipote.
Poi, voglio dire, Eep sarà anche stata una cavernicola, ma vi basta vedere come reagisce all'invenzione della scarpe, per sapere che aveva già capito tutto....