PC
TESTATO SU
PC
Genere: Azione, Piattaforma
Sviluppatore: Stage Clear Studios
Produttore: Headup Games
Distributore: Digitale
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: 18/04/2013
Approdato da poco negli store di Steam, Shiny The Firefly è un adattamento PC dell’omonimo software che ha ottenuto un ottimo successo commerciale nell’App Store. Indubbiamente, anche senza averlo provato direttamente su dispositivi mobile targati Apple, l’impressione è che sia un prodotto esclusivamente votato al mercato dei tablet, rendendo davvero poco su personal computer, nonostante la trasposizione tecnicamente buona ed all’avanguardia.
Shiny è una piccola mosca che deve impegnarsi a salvare le centinaia di moschine sparse per il giardino dove fino a poco prima si trovavano tutti felici a giocare. La causa di tutto questo disagio è un cattivissimo innaffiatore per esterni, che spruzzando acqua come un ossesso sparge ai quattro venti i “cuccioli” di mosca. A noi quindi spetterà il salvataggio. La trama si esaurisce qui e francamente tanto basta per quello che si rivela subito un platform senza grandi pretese. Il mondo di gioco si suddivide in zone, ognuna delle quali racchiude una discreta mole di livelli consequenzialmente più difficili, caratterizzati dalle variazioni di ambientazione e di elementi ostili. Si inizia con il classico giardino e per sbloccare i vari biomi ci dovremo impegnare risolvendo i quadri nella maniera più veloce e completa possibile, ottenendo in tal modo un numero di stelle ricompensa variabili (da zero a tre). A seconda del numero di stelle accumulate pertanto riusciremo ad aprire al gioco i nuovi livelli.
Il gameplay nudo e crudo, lo diciamo in prima battuta, soffre l’assenza del sistema touch screen, il quale dà più freschezza e dinamicità al titolo, nonostante l’ottima implementazione fatta dagli sviluppatori, che perlomeno hanno evitato bug ed altre mostruosità viste spesso in altre trasposizioni. Pad alla mano ci basterà muovere la nostra mosca lungo i tragitti di gioco (tutti rigorosamente in 2D) alla ricerca delle piccole mosche: avremo a disposizione lo scatto con il quale muoverci più velocemente o spostare determinati ostacoli, la luce posta sul nostro quarto posteriore (con la quale attirare i moscerini per poterli scortare in salvo) ed anche, munizioni permettendo, un’arma a distanza. Il gioco si snoda attraverso ostacoli e piccoli enigmi da risolvere, nella tradizione dei platform più classici. Oltre che alla nostra salute (formata da alcuni cuoricini, finiti i quali si dovrà ricominciare da capo) dovremo stare attenti ai piccolini da salvare: gli ostacoli per noi dannosi saranno loro fatali. Ovviamente le stelle di ricompensa vengono assegnate, oltre che col tempo di gioco, anche in base alle mosche salvate. Questo è risultato essere uno dei limiti del sistema, il quale, al contrario di altri giochi a piattaforma, raramente mette il giocatore in situazioni tali da dover sacrificare qualcuno. In effetti i rompicapo possono essere ostici, ma sempre risolvibili in toto. Invece in molti altri concorrenti spesso risulta difficile ottenere tutte le ricompense a causa di percorsi o modalità di risoluzione ardue da trovare ed affrontare. Il pensiero va subito a Cut the Rope, nel quale spesso e volentieri la strada per tutte e tre le caramelle è davvero poco scontata. In Shiny The Firefly invece troveremo sì delle sfide intriganti, ma in quasi nessuna saremo costretti a lasciare qualche mosca al proprio destino. Tendenzialmente il gameplay risulta piuttosto semplice e basilare, anche nelle sue manifestazioni più ardue, risultato ovvio di una trasposizione fatta da mobile, che comunque deve fornire al giocatore approcci rapidi e poco cervellotici.
Graficamente il titolo si distingue, soprattutto se pensiamo che nasce su tablet. La mosca protagonista spicca subito per simpatia ed originalità della skin, sebbene è ovvio l’appeal molto bambinesco, confermato non solo dalla trama piuttosto ingenua e molto “disneyiana”, ma soprattutto dalle ambientazioni. I tratti dei disegni e degli elementi ambientali sono morbidissimi e pastellosi, assente qualsiasi elemento spigoloso o fuori posto. Anche gli ostacoli ed i trabocchetti che incontreremo si contraddistinguono dalla stessa delicatezza di realizzazione. I colori e le animazioni sono ben fatte, con una discreta eterogeneità cromatica, soprattutto da un mondo all’altro. A livello musicale e sonoro poco da segnalare: le musiche sono un semplicissimo contorno e probabilmente neanche ce ne accorgeremo (questo è male!), così come i rumori ambientali e di fondo, piatti e di nessuna originalità.
Shiny The Firefly rimane un titolo piuttosto piatto e scialbo in ogni sua manifestazione. Ovviamente non si poteva pretendere un cambio di gameplay o di approccio, viste le sue origini, ma certo è che averlo o non averlo a disposizione su PC non cambia molto le cose. Sebbene tecnicamente la trasposizione sia stata ineccepibile, si nota subito, anche senza averlo provato su iPad, che il software rende solo su mobile, grazie all'implementazione touch che trasforma sessioni di gioco basilari con il pad in vere sfide per le dita. Su computer risulta manchevole di trama o di dinamiche di gioco competitive, riferendosi quasi esclusivamente ad un pubblico fin troppo giovane e costando tra l'altro la bellezza di 9,99 €. Soldi più che sufficienti ad acquistare platform ben più quotati e divertenti. ZVOTO 5.5