Shopping compulsivo: quando s'indossa l'autostima

Da Susanna Murray


Oggi volevo approfondire un tema con cui mi confronto molto spesso: lo shopping compulsivo.
Chiarisco perché è un argomento a me familiare:
1. Ricordo che sono una psicologa clinica e quindi capita che molte pazienti che varcano la soglia del mio studio arrivino con questo problema urgente. Non sempre il problema è legato semplicemente all'irrefrenabile
desiderio di acquistare, ma, come tutti i comportamenti compulsivi, il significato e il valore di un certo atteggiamento è molto più complesso e profondo. E non c'entra niente la "forza di volontà";
2. Seguo e conosco molte fashion blogger e nel mondo della moda e dintorni, a volte qualche donna confessa di sentirsi vittima dello shopping folle, anche se devo ammettere che per parlare di un vero e proprio  "disturbo da acquisto compulsivo" sono necessarie certe caratteristiche ben precise (quindi amiche fashion blogger, state pure tranquille! )
3. L'immagine della donna è spesso presentata dai Media come completa solo se possiede un determinato abbigliamento ed accessori, che diventano appendici costose ma necessarie per poter essere davvero socialmente accettabile.
Vi ricordate la protagonista di "I love shopping"?
I Love Shopping: Terapia di gruppo (anti-shopping)
Per chi vive con un problema di shopping compulsivo c'è una sensazione inebriante, che crea dipendenza, ogni qualvolta si è acquistato un nuovo oggetto.
L'oggetto a volte diventa quella parte di noi, con cui ci sentiamo sicure e di valore.
Ma ovviamente quando ci troviamo di fronte ad un disagio psicologico più profondo, un solo oggetto non basta, ma scatta la necessità di acquistarne di nuovi: per poter riprovare quella sensazione di eccitazione e appagamento e per sentirsi di nuovo sicure di sé.
Purtroppo a questo momento di euforia, segue, di frequente, un momento di calo dell'umore, sensi di colpa, vergogna e vuoto.
Inoltre in alcuni casi spesso lo shopping compulsivo può condurre a spendere sempre di più e con il tempo può incidere nella gestione economica quotidiana, fino ad arrivare a chiedere prestiti o accumulare debiti.
Come se ne esce?
Quasi sempre il disturbo da acquisto compulsivo è solo la punta di iceberg complesso, dove difficoltà legate all'immagine interiore e al proprio valore, sembrano cercare un' auto-cura, mediante l'acquisto di abiti e oggetti che possano in qualche modo farci sentire meglio, come se la nostra identità fosse minata dalla paura di non essere all'altezza degli altri.
Attraverso l'aiuto di un percorso di sostegno psicologico è possibile iniziare a guardare da vicino quali siano quelle emozioni e pensieri negativi, che si nascondono sotto lo shopping compulsivo di abiti e oggetti, e iniziare a comprendere quali sono le fragilità che ci mettono a disagio.
E poi lentamente riscoprire le nostre risorse e affrontare la nostra vera immagine ( corporea ed emotiva ), anche passando per lo specchio, senza giudizio.
Se volete leggere qualcos'altro sull'argomento potete andare su un post che ho pubblicato sul mio blog di psicologia qualche tempo fa : Shopping compulsivo: acquistare l'oggetto indispensabile