Tappe fisse del sabato mattina sono il negozio di fumetti e un tentativo, ahimè spesso riuscito, di shopping librario/discografico/filmico, magari alla Fnac che ha un buon assortimento, discrete offerte e c'ho la tessera fedeltà con tanti bei punticino da accumulare.
Il risultato è un sempre maggiore affollamento dei miei scaffali, con le mensole della Billy che inspiegabilmente reggono al peso della cultura fumettistica e il mensolone alto del mobile del salotto che, a vederlo dalla media distanza, mi pare inizi ad avere una curvatura sospetta. I cd, quelli ormai sono accatastati a pigne un po' ovunque, soprattutto dietro il televisore.
A questo giro, facendo le solite scorte di uscite Marvel del mese, mi rendo conto che a molte collane potrei davvero rinunciare, tanto la qualità delle storie sta scivolando verso il basso. Innanzi tutto quelle dei Fantastici Quattro che, dopo la """""morte"""" (con quadruplo virgolettato) di un Johnny Storm dall'inquietante pettinatura da ragioniere, si chiamano Fondazione Futuro: i tre superstiti con orripilanti tutine bianche (da non perdere la Cosa con una salopette da sbudellarsi dalle risate), una masnada di giovani intelligentoni di cui ci dimenticheremo presto, e Lui, l'ex-solitario arrampicamuri che ora fa parte di tipo tre o quattro supergruppi diversi, manco fosse Mark Lanegan o Chris Cornell. Anche lui con la tutina bianca, s'intende, giusto un attimo dopo che sulla sua collana aveva inaugurato un'altro inutile costume coi catarifrangenti utile forse in caso la Ragno-mobile rimanesse in panne sulla Milano-Serravalle (ma per un'approfondita disamina sui millemila costumi inutili del nostro Peter Parker vi rimando al Dr. Manhattan che ne sa molte più di me, e le racconta pure meglio).
Alla fine le serie migliori sono quelle legate al mondo dei Vendicatori, che io non avevo mai cagato più di tanto ma che da qualche anno mi danno soddisfazioni: persino personaggi insopportabili come Iron Man appaiono finalmente moderni, per non parlare di Cap. Troppe squadre di Avengers, quello si, e (blasfemia!!) devo dire che i disegni ipertrofici del buon John Romita Jr. mi stanno cominciando a stufare non poco.
Ne parliamo la prossima volta.