Shopping milanese: 2) per regali di Natale

Creato il 26 dicembre 2011 da Hanz
Tripla visita in fumetteria, a questo giro, anche se forzatamente breve causa tour de force natalizio: una scappata alla Borsa del Fumetto e due velocissime ai due Supergulp (bravi i ragazzi della sede sul Naviglio che tengono aperto fino a mezzanotte!) hanno fruttato qualche volume interessante che chissà quando riuscirò a leggere e qualche regalino di Natale per gli amici con la mente più aperta.
A Natale (o per altre ricorrenze importanti) sono solito regalare "Maus" a qualche amico, di solito nuovo amico, il classico scettico sui fumetti o che dice "non li ho mai letti": vuoi perché effettivamente non fanno parte delle sue letture abituali, vuoi per quello snobismo tipico di chi sotto sotto pensa che i fumetti siano roba da bambini o da ritardati mentali. Chi riceve il regalo state pur certi che cambia idea. Quest'anno non avevo amici a cui regalare "Maus": l'unica papabile, appartenente alla prima delle due categorie di cui sopra, l'aveva già letto. Quest'anno il regalo a fumetti più gettonato è stato quindi "Post coitum", la raccolta di vignette che il grandissimo Makkox ha scritto per il Post. Non so ancora se è piaciuto, ma mi sento di andare sul sicuro. Altri regali a fumetti che ho fatto ultimamente tanto per mischiare comics e rock'n'roll sono stati "Odio!" di Peter Bagge, "Io e il rock" di Joe Sacco e una delle raccolte di "Love and Rockets" di Jaime Hernandez con protagoniste Maggie e Hopey, di cui sono segretamente innamorato da anni. Un giorno troverò il coraggio di dichiararmi.
Ci è scappato naturalmente anche qualche regalino per me. Innanzi tutto la riedizione in volume delle avventure di Max Fridman durante la guerra civile spagnola: "No pasarán" di Vittorio Giardino edito da Rizzoli Lizard è una gioia per gli occhi, stavolta maggiormente apprezzata dal sottoscritto in quanto la magica linea chiara del maestro piemontese riporta la Barcellona in cui vivo indietro di 75 anni.
Poi ho preso il nuovo volume di Craig Thompson, l'autore di "Blankets": "Habibi", sempre edito dai tipi di Rizzoli Lizard, frutto di ben sette anni di lavoro e a quanto si dice nuovo capolavoro della Settima Arte. Di sicuro a sfogliarne le pagine si resta senza fiato, tanto stupefacente è la fusione di oriente e occidente, vignette e calligrafia araba. quattrocento e rotte pagine che non vedo l'ora di iniziare.

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