- L'altro giorno ho fatto una cosa che non avevo mai fatto: ho prelevato duecentocinquanta euro e sono andata a fare shopping!Mentre la mia collega mi elenca tutto ciò che è riuscita, grazie ai saldi, ad acquistare con duecentocinquanta euro, io penso che nemmeno in una vita intera riuscirei a compiere una follia del genere.
- ?
- Da sola. Non volevo nessuno tra i piedi.
No, perchè anche se non sempre lo do a vedere, io sono una persona equilibrata (leggi: pizzosa), che ci pensa un sacco prima di lanciarsi in una nuova avventura, rendendo così un po' meno "pericoloso" il termine "lanciarsi".
Sarà che ho proprio una voglia matta di avventure dopo tutta questo uragano incintesco che mi ha sconvolta negli ultimi tempi, sarà che anche, nemmeno tanto sotto sotto, sono una donna pure io, questa cosa dello shopping solitario ed irresponsabile mi rimane impressa. Pericolosamente impressa.
Ecco quindi che prendo la Clio, lascio a casa FF con la scusa della caviglia slogata dall'ultimo allenamento di boxe (sarà che anche lui sta invecchiando?) e vado diretta al bancomat.
Non ce la posso fare a prelevare duecentoncinquanta euro da spendere in shopping. No, non ce la faccio proprio fisicamente: mi manca il respiro alla sola idea di poterlo fare.
Così decido di prelevare centocinq... cent... settan... cinquanta euro. Ecco, spenderò cinquanta euro in shopping. D'altra parte ci sono i saldi e con cinquanta euro potrei permettermi di comprare chissà quali meraviglie! Addio vecchia Redaz versione Maria Goretti! Benvenuta nuova Fashion Redaz!
Cinquanta euro sono, secondo me, allo stesso tempo una cifra indolore ma dignitosa in caso di shopping. E poi, mica farò shopping da Armani. Nessuno crederà, vedendomi rientrare piena di pacchetti, che io sia riuscita a spendere così poco: diventerò la guru dello shopping e tutti mi chiederanno consigli.
Prima di avventurarmi nello shopping selvaggio, decido di fare la spesa.
Lo so, sono fatta così, con il complesso di Nonna Papera: non riesco a concedermi qualcosa per me se non so che tutti a casa sono a posto. Ed in questo momento "tutti" si riduce ad FF.
Così vado al supermercato, acquisto quello che devo acquistare, pago alla cassa: sessanta euro! Manco avessi divelto gli scaffali in un impeto di rabbia e mi dovessero far ripagare l'arredamento! Decido di pagare col bancomat, o addio shopping.
Ancora con il carrello in mano, passo all'ortofrutta. Arance, verdura, vado alla cassa, pago, esco, arrivo all'auto, apro il bagagliaio e... mi rendo conto di aver lasciato frutta e verdura in cassa. Merda, ma dove ho la testa?
Lancio la spesa nel bagagliaio e torno alla cassa, dove la cassiera mi accoglie con un sorriso dicendo "sapevo che prima o poi te ne saresti accorta". Io sorrido di rimando, ma di un sorriso imbarazzato.
Bene, imbarazzo a parte ho adempiuto a tutti i miei doveri familiari e sono pronta per lo shopping. Mi lancio in tangenziale.
Nella nostra tangenziale vige il limite dei 110 nei tratti rettilinei e dei 90 in quelli curvi. Percorro la stessa tangenziale ogni santo giorno per arrivare in ufficio. Potrei dire di conoscerla come le mie tasche, tanto che ormai ho il piede tarato sui 110, senza nemmeno bisogno di controllare il tachimetro.
Mi avventuro, io con la mia sportivissima Clio, nel sorpasso di un'Audi. Così, giusto per dare sfogo ad un po' di cafonaggine repressa.
L'Audi frena bruscamente mentre sono alla sua sinistra ed io impreco contro il suo guidatore: "ma porc... ma [@##°... ma lo sai che questo è il modo migliore per causare incidenti? Ma sei proprio un minch... Ohmmerda!".
Pattuglia con autovelox ad ore due. Merda. Merda. Merda. Guardo il tachimetro: 110. Tratto rettilineo. Fiuuu... Rischio l'infarto, ma sono dentro i limiti. Mollo il piede dall'acceleratore, giusto per rilassarmi un attimo, ma non tocco nemmeno il freno, giusto per non far sbandare l'auto, visto che sono agitata, ed attirare inutilmente così l'attenzione dei due poliziotti.
Passo la pattuglia. Nemmeno cento metri dopo un cartello segnala l'inizio del limite dei 110.
Merda: ero ai 110 nella zona con limite 90.
Merda: e non ho nemmeno dimostrato la buona volontà di far finta di frenare.
Merda: credo di aver preso la mia prima multa in 11 anni di onorata patente.
Ma soprattutto: merda, mi sa che non è il caso di mettersi a fare shopping, visto che tra al massimo 60 giorni avrò una multa da pagare.
Già che ci sono arrivo comunque al centro commerciale e mi siedo sconsolata su di una panchina. Ma si può immaginare un modo più stupido di buttare i soldi del prendere una multa in un modo così cretino?
Mi sento così cretina. Così faccio quello che faccio tutte le volte in cui mi sento cretina e tendente al disperato: chiamo la mamma.
- Ciao mamma.Visto che ormai sono psicologicamente impostata per acquistare qualcosa, faccio la spesa pure per mia madre.
- Ciao Redaz. Tutto bene?
- Sì, sono al centro commerciale vicino a casa vostra.
- FF è con te?
- No, si è slogato la caviglia durante l'allenamento di boxe ed è rimasto a casa. Senti: visto che sono qui, hai bisogno che ti compri qualcosa?
- Sì, grazie. Hai carta e penna per scrivere la lista? E vuoi che ti raggiunga tra un po' per l'aperitivo?
- Grazie, sì, grazie. Mi sarebbe d'aiuto.
Entro nel supermercato, prendo dagli scaffali ciò che devo prendere, vado alla cassa, vuoto il cestino del super sul nastro, pago, imbusto tutto quanto, arrivo all'auto e... scopro di avere il cestino del super ancora appeso al braccio, portato con la nonchalance di una borsetta postmoderna.
Mi guardo attorno, immaginando che tutti pensino che mi stia intascando, come una feticista, il cestino del super.
Merda.
Torno dentro e lo ripongo negli appositi contenitori.
Uscendo per la seconda volta dal super incontro mia madre.
- Ciao, vuoi vedere qualche negozio prima dello spritz?La Redazione
- Ciao mamma. No, ne ho già avuto abbastanza, di shopping, per oggi.
- Wow! Hai comprato qualcosa?
- No, ma credo di essere riuscita comunque a spendere molto di più del budget che mi ero data. Merda.