A livello fisico gli atleti di punta della nazionale non sono al cento per cento; l’ultimo è stato un periodo di carico in vista degli Europei di Dordrecht, in programma tra il 23 e il 25 gennaio. È quello il primo grande traguardo del 2015 di Arianna Fontana, che non nasconde le proprie ambizioni: “mi piacerebbe tornare sul gradino più alto del podio” afferma, “l’anno scorso sono arrivata terza e quello continentale è un titolo che voglio vincere di nuovo”. Cosa che le è riuscita già cinque volte a partire dal 2008 (con la parentesi d’argento del 2010), edizione di cui il ricordo è nitido: “arrivare a gareggiare contro gente che guardavo con ammirazione era già un bel traguardo, batterli è stata una soddisfazione grandissima”. A febbraio la aspettano poi le ultime due tappe di Coppa del Mondo, dal 13 al 15 marzo i Mondiali di Mosca; è qui che Arianna proverà a mettere un altro punto esclamativo sulla sua carriera, salendo sul podio iridato come nel 2011 e nel 2012.
Le premesse per tre mesi ricchi di soddisfazioni ci sono tutte. Nonostante la preparazione “abbreviata” della stagione post-olimpica, nelle prime prove di Coppa del Mondo la campionessa di Sondrio ha già messo al collo cinque medaglie, tra cui l’oro dei 500 a Montreal e l’argento della stessa distanza a Salt Lake City, in cui ha stabilito anche il record personale. “Di solito cominciamo ad allenarci ad aprile ma quest’anno abbiamo ripreso solo ad agosto” spiega, “infatti sono rimasta stupita per i buoni risultati e per le sensazioni positive. Mentalmente sono tranquilla e serena, non sento pressioni, e credo che questo mi abbia aiutato nelle ultime gare”.
Quello appena concluso è stato un anno fantastico per Arianna Fontana, non solo dal punto di vista sportivo. È tornata da Sochi con tre medaglie: due bronzi, nei 1500 e nella staffetta, e l’argento nei 500, che senza la caduta in finale provocata da un’avversaria sarebbe forse potuto essere un oro. A maggio si è poi sposata con il “collega” e compagno di nazionale Anthony Lobello. Ad entrambi la città di Torino evoca immagini indelebili, immagini a cinque cerchi datati 2006. “Avevo 15 anni” ricorda Arianna, “essere ai Giochi era già di per sé una cosa eccezionale, parteciparvi in casa e vincere anche una medaglia è stato incredibile. Da allora gareggiare qui è sempre speciale”.
Con quel bronzo Arianna Fontana divenne la più giovane italiana a salire sul podio dei Giochi Invernali. Qualche anno dopo, a Vancouver, divenne la prima azzurra a conquistare una medaglia individuale olimpica. Nel 2012 portò per la prima volta l’Italia al successo di Coppa del Mondo (sui 500). Record, successi personali, un nome che ha scritto e scriverà ancora molte pagine di sport. Tutto questo grazie a una vita di allenamento, a un talento e a una determinazione speciali: “fin da piccola ogni volta che scendo in pista sento il desiderio di vincere” conclude, “è una cosa che ho dentro da sempre; non importa quanti sacrifici devo sopportare, quando punto un obiettivo devo raggiungerlo”.
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