Shortlisted

Creato il 22 ottobre 2014 da Povna @povna

All’inizio, fu il premio per preside, scuola e docente dell’anno. La ‘povna e Hal9000 furono invitati a partecipare da Barbie, la ‘povna prima rimase perplessa, poi lo raccontò qui, quindi lasciò finire la scuola e poi, insieme al suo compagno di merende, si mise (più o meno alacremente) al lavoro. C’erano da preparare, almeno in teoria, ben tre progetti e – checché ne dicesse Hal (che ogni tanto tende, del resto, è un ingegnere, a semplificare troppo) – non era affatto semplice. Decisero allora entrambi – nella oggettiva impossibilità di cimentarsi in maniera impeccabile in tutti e tre i contesti – di concentrarsi in maniera specifica su uno. Quale? La risposta era ovvia: quello più ricco (cioè che garantiva alla scuola, in caso di vittoria, un carico maggiore di premio in denaro e di risorse). Così – pur partecipando a tutto – la ‘povna e Hal scrissero, per conto di Barbie, e della sua candidatura a “preside dell’anno” un capo-progetto. La ‘povna ci mise le parole, la pedagogia, le citazioni colte, l’innovazione didattica; Hal invece provvide a montare il tutto in qualcosa all’avanguardia, che denunciasse, fin dal supporto, la competenza tecnologico-informatica di chi la presentava.
La spedirono (al volo), nelle ultime dodici ore utili (dopo essersi consultati in un continuo ponte radio per due giorni, così come accade spesso); poi ciascuno di loro si dedicò appassionatamente ad altro e a quel concorso non ci pensarono più proprio…
… mai più, fino a qualche settimana fa. La ‘povna sta correndo al binario di ritorno dalla doppietta “scuola più piscina”, suona il telefono.
“Pronto, Hal9000, dimmi…”.
“Che accoglienza, ‘povna, ti sento in affanno”.
“Ma che affanno e affanno” – (le porte si chiudono, si parte) – “stavo perdendo il treno”.
“L’hai preso, sei seduta, posso parlarti?”.
(Lo sguardo va, con un sospiro, al Kindle, dove il libro della Rowling la aspetterebbe, seduttore, per trenta minuti di entusiasmo romanzesco).
“Certo che sì, eccomi”.
“Mi ha appena chiamato Barbie: tieniti forte, abbiamo vinto!”.
“???”.
“Ma sì, il concorso preside dell’anno: siamo stati tra le tre scuole selezionate”.
“Ma no” – la ‘povna è incredula.
“Eppure è così, ti giuro, ora verranno a ottobre a ispezionarci”.
Seguono svariati minuti nei quali si scambiano dettagli, pareri, un certo sbalordimento. In mezzo alla conversazione, arrivano un paio di bi-bip, che avvertono la ‘povna di possibili messaggi. E infatti, dopo i saluti e le congratulazioni reciproche, attacca, e trova le parole di Barbie:
“Congratulazioni, professoressa ‘povna: diciamo che questo premio è anche per lei e il professor Hal9000, anzi, probabilmente soprattutto. Adesso vediamo l’ispezione, e speriamo di completare l’opera”.
Ma la ‘povna, si sa, la disegnano entusiasta:
“Certo che sì, non si preoccupi: li manderemo via abbagliati!”.
Ieri, dunque, era quel giorno. La ‘povna ha fatto le prime tre ore di lezione, regolarmente; poi si è fatta sostituire con gli Extraterrestri (“Scusami, Esagono, è causa di forza maggiore: lo sai quanto mi scocci”; “Non ti preoccupare, ‘povna, sei o non sei uno dei migliori presidi?!”), ha inforcato la bici di scuola (quella vinta alla lotteria da DaddyLongLegs) e si è precipitata, pedalando, al Prefabbricato.
Là la aspettavano gli altri sodali dell’innovazione tecnologica (coloro che l’anno scorso hanno portato la scuola dal pleistocene agli anni Zero, in 9 mesi, lavorando in 6 su 200 e facendosi un gran mazzo), più (è ovvio), gli ispettori e Barbie. La ‘povna era vestita casual, ma sapeva di essere gnocca (perché in certe situazioni di lavoro, specie se sei sicuro – e lei lo è, parecchio – della tua propria intelligenza, spesso giocare a fare la ganza si può rivelare utile, come si argomentava da lei e da lei in questi giorni). Si è presentata agli ispettori, ha intrattenuto lo small talk, risposto a domande serie, illustrato punti di vista; tutto questo, mentre, insieme, giravano tra classi digitali, schermi multimediali, tablet in aula; tutto questo mentre quegli stessi ispettori (uomo e donna), che pure si erano evidentemente mostrati colpiti dal suo ingresso, la interrogavano anche, piacevolmente, sui suoi propri interessi. E tiravano conclusioni ovvie: “E lei dove si è laureata, professoressa? Aspetti, non lo dica: scommetto che viene da Hogwarts”.
Si sono congedati all’alba delle tre meno un quarto, facendo grandi complimenti e annunciando che la decisione finale sarà resa nota ad anno nuovo, dopo i necessari confronti.
La ‘povna e Hal si sono concessi, appena i due sono spariti all’orizzonte, un salutare “batti il cinque”. Poi si sono gettati a capofitto nell’ennesima giornata folle, ché i nuovi progetti, intanto, galoppano gagliardi. E non c’è nemmeno il tempo di tenere le dita incrociate.