Ma cos’ è il reddito di cittadinanza? Il reddito di base, o reddito di cittadinanza, o reddito di sussistenza, o reddito universale, è una erogazione monetaria, a intervallo di tempo regolare, distribuita a tutti coloro dotati di cittadinanza e di residenza in grado di consentire una vita minima dignitosa, cumulabile con altri redditi (da lavoro, da impresa, da rendita), indipendentemente dall’attività lavorativa effettuata, dalla nazionalità, dal sesso, dal credo religioso e dalla posizione sociale ed erogato durante tutta la vita del soggetto
In Italia – evidenzia l’avv. Eugenio Gargiulo – non si sa neanche che, chi in Europa (Francia, Germania, Gran Bretagna e non solo Danimarca, Svezia…) non guadagna abbastanza, ottiene un’integrazione del reddito, e anche chi lavora part time, ottiene un’integrazione del reddito. Poi si scopre che in Italia il reddito medio è da miseria. E tutti si sorprendono. Ma veramente in Italia si ignora l’abc dello stato sociale? Mi pare strano da credere.
L’esistenza di quello che, di fatto, è un reddito di cittadinanza, in Europa spiega molte cose che in Italia vengono riproposte, lasciatemi dire, in modo del tutto assurdo. Spiega la flessibilità europea (peraltro di gran lunga minore che in Italia), spiega l’assenza di lavoro nero, spiega l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia). Non capisco perché nonostante l’Europa raccomandi dal lontano 1992 all’Italia di introdurre un reddito di cittadinanza questo non succede neanche con la crisi. E soprattutto è incomprensibile che a sinistra nessuno ne parli chiaramente. A chi giova? Evidentemente a qualcuno gioverà!
Le risorse per il reddito di cittadinanza “le possiamo prendere da Lottomatica, dal gioco d’azzardo o dalle superpensioni” ha ricordato Grillo. “Per le superpensioni – ha aggiunto – bisogna mettere un tetto massimo di cinquemila euro lordi al mese. Così si possono recuperare le risorse per il reddito di cittadinanza che va fatto subito. Il reddito – ha proseguito Grillo – deve diventare un diritto perchè io non voglio che i miei figli vivano in un paese come questo!”
Per il 2013 la soglia di povertà per una famiglia di due persone e’ fissata a 1000 euro al mese, 1330 se e’ una famiglia di tre persone, fino ad arrivare a 2400 euro per un nucleo familiare composto da 7 persone. Il reddito di cittadinanza può riguardare anche i lavoratori autonomi sulla base del reddito netto percepito nell’anno precedente a quello della richiesta di sostegno. La misura può essere estesa ai cittadini stranieri che abbiano lavorato in Italia in regola per almeno 2 anni e per almeno 1000 ore nel nostro paese”.
L’introduzione del reddito di cittadinanza – conclude l’avv. Eugenio Gargiulo – è un provvedimento legislativo imprescindibile se si vuole restituire un minimo di dignità sociale ai numerosi cittadini italiani che vivono al di sotto della soglia della povertà, stritolati dall’attuale crisi economica.
Foggia, 31 gennaio 2014 Avv. Eugenio Gargiulo