Case e auto. Primi effetti delle riforme economiche di Raúl Castro
Ma la stessa funzionaria ammette che di più non è stato possibile soprattutto per una burocrazia ancora insufficiente, tant’è che solo di uno su cinque tra questi affari è stato possibile completare tutti i tramiti. Come in Cina, Cuba sta tentando di riformare l’economia senza toccare il monopolio del Partito comunista, ma bisognerà vedere se la riforma potrà essere possibile anche senza un profondo rinnovamento dell’apparato statale. In più, sta per scattare la riduzione da mezzo milione di posti pubblici già rinviata due volte. Nella non particolarmente trasparente tv cubana un commentatore ha ammesso una “carenza di trasparenza”. Dei 370.000 impieghi privati creati dalle riforme, in particolare, non si sa in quanti casi si tratti di impieghi nuovi, e in quanti semplicemente della formalizzazione di attività già esistenti.