Si fa luce sui buchi neri

Creato il 30 marzo 2011 da Stukhtra

C’è una via di fuga, pare

di Giulia Melchiorre

Buchi neri: buio e mistero, fascino e terrore, incubo di un orizzonte senza ritorno. Per intere stelle sono una fine inevitabile: se troppo vicine, sono attratte nel vortice di materia e non hanno scampo. Ma c’è una novità: è stata scoperta una via di fuga.

Cygnus X-1: un brutto, brutto, bruttissimo posto. Ma forse qualche particella la sfanga.

Lo conferma una ricerca descritta in un articolo su “Science” scritto da Philippe Laurent, ricercatore presso il CEA di Saclay, in Francia, e dai suoi colleghi. Oggetto: il buco nero nel sistema binario Cygnus X-1. Lo strumento utilizzato per studiarlo è Integral, lanciato in orbita nell’ottobre del 2002 dall’Agenzia Spaziale Europea e migliore Osservatorio spaziale per la rilevazione di raggi gamma mai spedito nello spazio. Integral rende l’ESA ancora molto orgogliosa.

Integral: un occhio sull'universo gamma. (Cortesia: ESA)

Lo studio dell’enorme quantità di immagini fornite da Integral ha permesso a Laurent e ai suoi colleghi di individuare i campi magnetici nella turbolenta regione in prossimità dell’orizzonte degli eventi del buco nero. Risultato: anche le particelle risucchiate fino a giungere a poche centinaia di chilometri dal punto di non ritorno potrebbero non essere condannate. Infatti hanno la possibilità di entrare in una sorta di tunnel magnetico e di essere catapultate di colpo lontano dal vortice, sotto forma di getti di materia diretti verso lo spazio. Salve all’ultimo secondo, insomma.

Il risultato è notevole, ma lo studio è stato lungo e difficile. Laurent e i suoi colleghi hanno utilizzato praticamente tutto il materiale prodotto da Integral dal 2002 a oggi, ottenendo l’equivalente di due mesi di osservazione continua. Ne è però valsa la pena: campi magnetici così ben strutturati e così vicini a un buco nero non erano mai stati osservati prima. I getti di materia ne sono l’effetto visibile, intercettato da Integral sotto forma di radiazione gamma polarizzata.

Le emissioni di radiazione gamma da buchi neri erano già state osservate in passato, ma la novità dello studio di Laurent e dei suoi collaboratori sta nell’individuazione della causa prima: i campi magnetici vicinissimi all’orizzonte degli eventi e i relativi getti di materia. Infatti è proprio la traiettoria elicoidale delle particelle scagliate nello spazio a causare l’emissione di raggi gamma. Per gli scienziati è stata una sorpresa: non si aspettavano nulla di simile. Ma è un ottimo motivo per iniziare nuove ricerche e dare libero sfogo alla creatività: gli astrofisici lo adorano e non se lo faranno ripetere due volte.

Intanto i buchi neri aspettano. Restano lì dove sono, con tutto il loro buio mistero. Magari non più irresistibili per tutte le particelle, è vero. Ma dal fascino sempre irresistibile per chiunque li immagini.

Laurent, P., Rodriguez, J., Wilms, J., Bel, M., Pottschmidt, K., & Grinberg, V. (2011). Polarized Gamma-Ray Emission from the Galactic Black Hole Cygnus X-1 Science DOI: 10.1126/science.1200848


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Una partnership cosmica

    I getti che emergono dal buco nero supermassiccio, come mostrati in questa immagine composita di Centaurus A, potrebbero spianare la strada alle supernovae per... Leggere il seguito

    Il 27 maggio 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • WISE scopre la galassia più luminosa dell'Universo

    Tra le immagini del telescopio spaziale della NASA Wide-field Infrared Survey Explorer ( WISE) catturate nel 2010, gli scienziati hanno scoperto la galassia... Leggere il seguito

    Il 22 maggio 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • L'insolito magnetar SGR 1745-2900 al centro della Via Lattea

    Nel 2013, gli astronomi avevano annunciato la scoperta di un magnetar, ossia di una stella di neutroni con un campo magnetico eccezionalmente potente (circa... Leggere il seguito

    Il 18 maggio 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Un anello mancante tra le supernovae

    Utilizzando il Very Large Array (VLA) della National Science Foundation, un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto l'anello mancante tra le... Leggere il seguito

    Il 28 aprile 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Triturato da una nana bianca

    La distruzione di un pianeta può sembrare uno scenario da film di fantascienza ma un gruppo di astronomi, utilizzando vari telescopi, ha trovato le prove... Leggere il seguito

    Il 26 aprile 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Luce intermittente dalla oscura coppia

    Rappresentazione artistica di una coppia di buchi neri interagenti. Crediti: NASA E’ una lunga e articolata danza cosmica quella che avviene quando due... Leggere il seguito

    Il 21 aprile 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE