Ci siamo ritrovati alle 8 con Michele (esordiente), Fabio e Giorgio, che non avendo simpatia per il nuoto nel duathlon sono molto a proprio agio. In poco piu' di un'ora siamo al circuito, e posteggiamo praticamente in zona cambio. Incontriamo tanti amici, si aggrega anche la nostra laura, che domani poi si sparera' 30 km di corsa a Siena... Dopo un inverno la voglia di gareggiare e' tanta, gli allenamenti servono, ma non piacciono tanto.
Dopo aver istruito Michele delle varie procedure ci portiamo alla partenza. Un giro di corsa del circuito (5,250m), 4 in bici (21 km) e mezzo giro di corsa a chiudere (2650m). Alle 12.30 partono le donne e dieci minuti dopo noi. Come da copione pronti via e sono nelle retrovie, battaglio con neofiti e improbabili (come me) atleti. Comunque nonostante la prima salita appena partiti, corro sui 5/km, e difatti sulla seconda, l'Arrabbiata, a meta' del giro, mi pianto e cammino.
Arrivo in zona cambio fra gli ultimissimi, e trovo facilmente la mia bici, solitaria... vabbe', un classico. Anche i 4 giri di bici alla fine passano, e mi preparo per il mezzo giro finale di corsa. Arrivo in fondo neanche distrutto. Ho camminato molto, ma ho anche esagerato all'inizio, partendo troppo forte. Alla fine i miei compagni sono li' ad aspettarmi, fabio non l'ho mai visto, Giorgio lo avevo ripreso in zona cambio, ma poi ha corso subito forte nell'ultima frazione. Aspettiamo Michele, che ha pagato la partenza forte.
Il pasta party, con scatola contenente farro allo zafferano e pane, il tutto con succo di pera e kiwi e' il giusto premio al nostro sforzo.
Poi la domenica mi sento bene e ritorno a correre, con Carla. Ma adesso mi concentro sulla bici, il mese di marzo sara' decisivo per il Texas.