Ci abbiamo rifiliato di tutto, scarpe vecchie che hanno calpestato strade tortuose, magliette con macchie indelebili memori di zuffe interiori, borse non abbastanza capienti per i nostri fardelli passati.
La mia valigia vecchia contiene un amore, un amico, un parente.
E' anche se ormai è poderosa per la caterva di ricordi dismessi, ogni tanto mi segue come un trolley automatico.
La sua presenza, ingombrante e greve, non vuole saperne di fare un passo indietro nei momenti in cui non c'è spazio neanche per il presente.
Il passato certe volte ritorna, si ripresenta sotto forma di elementi di disturbo, di malinconia, di raggelante consapevolezza. Il più delle volte, quando ritorna, è sotto forma di un rimpianto soffocato.
Me ne sono accorta ieri sera, quando per caso mi è capitata una foto sbiadita tra le mani.
La cosa strana è che quella diapositiva ritraeva un amore importante e si trovava nel mio portafoglio.
Con un tremore malcelato l'ho rigirata tra le mani e ho letto la dedica.
Il titolo del post potrebbe trarvi in inganno.
Il mio passato amore non è un fardello molto doloroso. Non è lì che mi suggerisce comportamenti e mina la mia fiducia sull'amore. Ma c'è, è un ricordo e come tale va conservato.
Neanche a farlo apposta ieri ho saputo che una mia amica ha rotto con il fidanzato storico.
Mi ha detto: e ora come faccio a ricominciare?
Io so che la fine di qualcosa è sempre l'inizio di qualcos'altro.
Voi cosa ne pensate?