Beh, sì: l’anima può vivere di sola musica.
Ma il corpo no, signori miei.
L’altro giorno ho scoperto una cosa su un musicista molto quotato dalle mie parti.
Uno che stimo moltissimo, uno col quale ho la fortuna ogni tanto di suonare.
E’ uno che suona a destra e a manca, per intenderci, perso tra concerti e registrazioni.
Insomma, questo grande musicista di giorno fa un altro lavoro.
Ed è qualcosa che non c’entra un fico secco con la musica.
Perché lo fa? Domanda ingenua: perché se suonasse soltanto, non riuscirebbe ad arrivare a fine mese.
Lui, un professionista che suona sempre, suona tutte le sere.
Sì, non sono così sciocca da pensare che i veri musicisti siano ricchi come Creso, anzi: ricordo quel mio amico che era stato costretto ad espatriare per riuscire a vivere di musica.
Ma il musicista di cui parlo oggi è qualcosa di diverso: è un nome, lo vedi dappertutto, e non penseresti mai che anche lui deve piegarsi alle necessità.
Questa cosa mi dà da pensare parecchio.