Allora mi è venuta in mente questa idea eccezionale, della portata di un secchio d'acqua fredda rovesciato sulla testa: cosa succederebbe se tutti noi, una volta sola al giorno, raccogliessimo un rifiuto dal marciapiede e lo buttassimo nella spazzatura?
L'esperimento, che ha preso il via all'estero come tutte le migliore idee italiane e che ha già un piccolo numero di seguaci, continua ormai da qualche giorno e, sebbene lo sforzo del piegamento non sia tale da avermi regalato un addominale scolpito, almeno sembra far bene alla coscienza.
Si può raccogliere quello che si vuole (tendenzialmente qualcosa di pulito), a seconda dell'umore.
È uno di quei giorni terribili in cui cel'avete con il mondo? Raccogliete un piccolo pezzo di carta, di quelli che sarebbero andati altrove per il vento da un momento all'altro; oggi la Natura vi sta talmente sulle palle da non meritarsi nulla di più.
Èuna di quelle giornate da 4 stelline sull'oroscopo di TV, SORRISI E CANZONI? Allora noleggiate un furgone è fate il giro della periferia per raccogliere quel rudere di lavatrice abbandonato al bordo della strada nella terra di nessuno tesa tra la città e la campagna e portatelo in una discarica attrezzata. Nessuno sa chi l'abbia lasciato lì e perché, ma state certi che qualcuno sarà pronto a lasciare una targa commemorativa per voi che l'avete tirato via di lì.
Parole chiave, o "hastag", come li chiamano adesso: #marciapiedipuliti, #lamammamiavevadettodinonraccoglierelecoseperterra.
Non si sa mai, potreste persino lanciare una moda.Fatemi sapere come va, dopo che vi siete lavati le mani.
PS. E' evidente che la scelta del marciapiede come luogo di pulizia sia dettata più da ragioni "romantiche" che da una reale utilità. Forse meglio raccogliere qualcosa in luoghi dove la pulizia, anche solo per ragioni logistiche, non è così puntuale, come spiagge, prati, montagne...