Si rafforza in Italia la ripresa nell’attività delle imprese più piccole. Il 38% pensa ad assumere

Aumenta il numero di quelle che tornano a pensare a nuove assunzioni mentre scende ancora il numero di quelle che si dicono costrette a licenziare.

(giornalettismo.com)

Miglioramento per il business italiano, il 38% delle piccolo imprese pensa ad assumere. Un’indagine dell’Adnkronos su un campione di oltre mille imprese su tutto il territorio, interpellate attraverso diverse associazioni d’impresa, mostra un rapido miglioramento delle prospettive di business. Rispetto alla precedente rilevazione del 30 maggio, i dati aggiornati al 30 luglio confermano un trend che sembra consolidarsi: quattro su cinque dichiarano di non avere necessità di ridurre il personale nell’arco del prossimo anno; il 38% (era il 32% due mesi prima) pensa di poter aumentare il numero dei propri dipendenti nell’arco dei prossimi 12 mesi. Quest’ultimo dato appare in rapida crescita: la stessa rilevazione il 30 aprile indicava una quota pari al 25%.

A sostenere queste aspettative ci sono, secondo le segnalazioni raccolte, “un giro d’affari tornato a crescere”, dopo anni di contrazione, e la percezione che “la ripresa possa consolidarsi nel tempo”. Ad incidere anche un sistema di regole che, dopo gli interventi di questi mesi del governo, decontribuzione con la legge di stabilità e Jobs Act, le piccole imprese iniziano a percepire come “meno penalizzante”.

Quanto alle scelte già fatte nell’ultimo anno, scende sotto al 15% il numero di imprese che è stata costretta a licenziare. Mentre arriva al 20% la quota di quelle che è riuscita ad aumentare il numero degli addetti. La stessa rilevazione l’anno scorso, a maggio 2014, mostrava uno scenario diverso: erano il 25% le imprese che avevano licenziato e, soprattutto, non andavano oltre il 10% quelle che avevano assunto personale. (ADNKRONOS)