E cosi si ricomincia, si ricomincia con un governo che é il risultato di una legge elettorale che non é riuscita a garantire la più elementare regola di un normale paese democratico, la formazione di una maggioranza politica, si ricomincia partendo dalla evidente necessitá di ricostruire il partito che fino a pochi giorni fa rappresentava una speranza per molti cittadini italiani, si ricomincia con una realtá economica e occupazionale gravissima, si ricomincia con un governo che difficilmente riuscirá ad esprimere il necessario coraggio politico soprattutto quando navigherà tra le acque agitate di una imminente campagna elettorale.
Se si ripercorre la storia di questo ultimo anno di governo tecnico non è azzardato pensare che fra un anno, quando torneremo a votare, potremmo ritrovarci in una situazione peggiore, con gli stessi problemi irrisolti, senza una efficace legge elettorale, con una classe politica ancora più delegittimata.
I futuri provvedimenti di questo governo daranno la misura dell'estremo compromesso, l'azione politica si sorreggerà sulle frustrazioni di interessati e accondiscendenti leader minori, che riciclati nei trasformismi dei propri partiti avranno il solo merito di rimandare il rinnovamento di questo paese.
Malgrado tutto resto fiducioso, il paese cambierá, servirá ancora aspettare e capire se il partito democratico che verrá, vorrá essere uno dei protagonisti di questo cambiamento.
È evidente però che questo partito democratico e chi attualmente lo rappresenta, che ha ritenuto necessario sacrificarsi per il bene del paese, non potrá scrivere anche la prossima stagione.