Si ritorna ricoperti di note e si riparte con una ricetta che viene da lontano : salmone al sale.

Da Damt

Di Daniela

Anche per quest'anno abbiamo archiviato le vacanze estive sommersi da una valanga di meravigliose note musicali, che hanno riempito di entusiasmo e di energia tutti i partecipanti alla masterclass delle Altrenote e, perchè no, anche tutti coloro che hanno la fortuna di assistere ai concerti che si tengono nella valle, la splendida Valtellina. 

 

I ragazzi che partecipano e che vengono da tutta Italia e da molte nazioni europee (in questa foto ne mancano una parte), hanno età molto diverse, suonano strumenti diversi e possono incontrarsi solo in questi 12 giorni all'anno, perchè, come vi dicevo, spesso le distanze tra i luoghi dove vivono sono grandissime: ciononostante riescono a creare in questi pochi giorni un fortissimo legame, suonando insieme e dando vita a gruppi musicali talmente eterogenei da non credere, con risultati emozionanti.

Quindi, come sempre un po' dispiaciuti di dover tornare così rapidamente alle prosaiche cose della vita, vi propongo come accompgnamento di queste ultime giornate prima dell'inizio della scuola, che per noi segna il ritorno ufficiale dell'autunno, un piatto semplicissimo, ma estremamente saporito che ci viene dal nord europa, come molti dei nostri amici musicisti...

Salmone al sale

(piatto estone)

E' una ricetta molto diffusa nel nord europa, ma a me viene direttamente da una biondissima amica estone, Astra, che ringrazio e che è stata così cortese da fare per me anche le foto, essendo io, nel frangente, sprovvista della mia solita fida Fuji.

Astra mi suggerisce che, nella sua famiglia, aggiungono alla manciata di sale anche 1 cucchiaio scarso di zucchero.

E' tra le liste ingredienti più brevi in assoluto!

1 filetto di salmone intero (più o meno 1 kg)

2  manciate di sale grosso e, facoltativo, 1 cucchiaio di zucchero

 

Prendete un filetto intero di salmone. Il filetto deve essere fresco e viene praticamente mangiato crudo: quindi, per puro scrupolo, vi ricordo che "Parassiti e batteri,  non sopportano il caldo e il freddo. Esiste una normativa europea (CE 853/2004) che obbliga i produttori e i negozianti a congelare tutto il pesce commercializzato (quindi anche il crudo) a -20 gradi per almeno 24 ore. […]”se la normativa viene rispettata non ci sono problemi - continua Bianchi [Elisabetta,tecnologa alimentare dell`associazione dei consumatori Altroconsumo ndr.] - ma se vogliamo essere più tranquilli e non vogliamo rinunciare al nostro piatto possiamo congelare il pesce per un giorno nel frigo di casa”. Anche se la cella-freezer di casa non raggiunge i 20 gradi sottozero, il metodo casalingo è il più efficace. Infatti, per neutralizzare tutti i pericoli, "la cottura andrebbe fatta ad almeno 60-70 gradi, per 10 minuti"." (da Il sole 24 ore salute) Se non siete più che sicuri del vostro fornitore, fatelo anche voi: congelate il vostro filetto prima di prepararlo.

 

Metterlo su un vassoio e cospargerlo con sale grosso.
Coprire con pellicola e mettere in frigo per sei ore.
Eliminare il sale (utilizzado una spatola delicatamente o un po' di carta cucina) e l'acqua formata dalla marinata e affettare a fettine sottili.
Servire accompagnato da una spolveratina di aneto, se piace.

Nulla di più semplice e più gustoso

Buona giornata

Dani


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