Si calcola che circa il 40% del Comitato centrale sia con il duro e puro Baidya, stanco di Prachanda arricchito (con famiglia) e ormai più pompiere che incendiario; così parte della base e la maggioranza degli ex-guerriglieri. Si presume che sia la prima scissione a cui ne seguiranno altre in tutti i partiti, in grande fermento.
Prima delle piogge e nel caldo torrido, c’è stata la stagione dei mass meeting e delle prove di forza. Hanno iniziato Congresso, UML e i partitini d’opposizione, poi i monarchici e infine i maoisti. Tutti nel pratone di Thundikel e tutti a bloccare il traffico di Kathmandu, con buona partecipazione a dire il vero.
Sui palchi, la maggioranza dei dirigenti era Brahmini, Chetri e Newari, le caste alte che, in tutti i partiti mantengono il potere. Si è fatto un gran parlare di gruppi svantaggiati ma i ricchi (storicamente concentrati nelle caste dominanti) non mollano niente, accettano solo altri ricchi e potenti provenienti da quelle marginali. La classe dirigente nepalese è ancora ingessata (come del resto. su basi diverse, l’italiana), senza integrazione pacifica, si rischia (come si è visto) il crescere delle tensioni etniche. Certo è, che tutti i vecchi partiti vedranno al loro interno divisioni e nuovi partiti si formeranno (su base religiosa e razziale) per le prossime elezioni di novembre.
Il mass meeting più numerose è stato quello maoista ma la sorpresa è stata la grande partecipazione a quello monarchico in cui il vecchio ministro degli interni di Re Gyanendra, Kamal Thapa, ha dichiarato che caduta l’Assemblea Costituente anche la repubblica è da ridiscutere (s’apre un nuovo fronte). Tanta gente con le immagini del sovrano, che continua a riscuotere successo nelle campagne e nell’immaginario degli scontenti. Rimane sempre, per alcuni, l’emanazione terrena di Vishnu.
Le nuvole gonfie di pioggia del monsone stanno arrivando da oriente provocando le solite inondazioni e frane, si presume che sia più debole del solito e già si preoccupano gli agricoltori dopo i buoni raccolti della scorsa stagione. Come sempre, il gran caldo, ha provocato esplosioni di malattie intestinali nelle regioni del Terai. Mai che si cerchi di prevenire.
Articoli correlati: