Ormai da una decina di giorni a questa parte è stata presa di comune accordo con la famiglia ospitante la decisione che fosse meglio per me cambiare aria. Stein e Lone (i due hostparents) sono due persone di animo buono, due genitori all'antica che portano sulla pelle i segni di una vita conquistata. Lui, 60 anni e una vita passata tra una barca e l'altra; lei, Lone, Danese emigrante d'amore per lui. Ripeto, due persone buone, ma in questo momento della mia vita, per una esperienza così, ho bisogno di altro. Ho bisogno di idee e stili differenti. E allora è da quel mercoledì, che sono salito su un treno di cui non conosco né la durata del viaggio, né la destinazione. 1700 e più km separano Capo Nord dal punto più a sud. Quale sarà la mia meta? Poco importa. Ciò che importa sarà trovare una famiglia unita e affiatata che mi renderà parte di loro. E' l'unica speranza.
Ma è giunto ancora una volta il momento di cambiare. Si cambia, nella vita si cambia sempre.
Tornando all'esperienza quotidiana, vivere in un altro stato non è mai facile. Se vai in vacanza da qualche parte, per il tempo che ci rimani sei un turista, ovvero uno che vive la vita estera con il proprio stile, i propri ritmi ed abitudini. Quando però in un altro Stato ti ci ritrovi a vivere, non sei un turista, ma sei uno straniero che giorno dopo giorno deve far di tutto per diventare parte integrante di una nuona società, di una nuova cultura. Ed è lì il bello. Non è facile per niente, ma riuscire nell'intento di cambiare radicalmente la propria vita mi sarà di grande aiuto.
Avrei tante cose da dire, parole che vanno oltre l'abitudinario. Ma proverò a raccontare di più la prossima volta, che potrebbe essere stasera o magari fra un mese. Non puoi sapere quando l'ispirazione arriverà.
Con il sole che riflette sulla neve, i nostri occhi brillano di una luce diversa.
Matteo.