Si vocifera che la Standard & Poor’s si appresti a togliere la trilpa A al Natale. Non credo in Dio ma vorrei che ci fosse e li fulminasse con una saetta delle sue.
Creato il 22 dicembre 2011 da Slasch16
L’economia invisibile ed impalpabile ma implacabile dei grandi banditi investitori e parassiti, delle banche e dei governi loro complici, oltre a toglierci la serenità nella lettura dei giornali, alludo a livello psicologico, nessuno legge più la Gazzetta dello sport tutti leggono i giornali economici per farsi del male, alla testa, già al mattino presto.
Oltre a subire la crisi reale nelle nostre famiglie, nella nostra vita nei problemi quotidiani ci dobbiamo sorbire l’eterno racconto di quanto va male ai ricchi investitori che perdono miliardi euro ogni giorno per via della borsa.
Non passa giorno che i giornali non titolino: bruciati 180 miliardi alla borsa di Milano, 250 a quella di Francoforte, 300 a quella di Hong Kong, dico io ma invece di bruciarli perchè non li investono per creare lavoro per i giovani?
Per azzerare i debiti che gli Stati hanno contratto con la finanza speculatrice e strozzina?
Adesso gira la voce che anche il Natale rischia di perdere la tripla A, mi aspetto un intervento vigoroso del Papa in difesa del Santo natale e di quello che rappresenta per miliardi di cattolici nei quali vivo immerso da quando sono nato.
Per me il Natale è una festa della famiglia forse perchè, nella mia, segue immediatamente il 24 dicembre giorno del mio compleanno, l’insieme di queste cose e l’attesa dell’anno nuovo fanno si che anche per noi, non credenti, questa settimana rappresenti la festa per l’antonomasia, l’attesa per l’anno nuovo speranzosi che porti qualcosa di meglio dell’anno precedente.
Gli ultimi anni hanno decisamente disatteso le nostre speranze ed è per questo che si vocifera che Standard & poor’s stia per toglie la tripla A al Natale, a ruota seguiranno le altre agenzie di rating, gli unici a non essere toccati dal taglio della tripla A sono i mussulmani che hanno un concetto delle banche totalmente diverse dal nostro, dal mondo capitalista occidentale.
Non so come la prenderà Borghezio, certamente Gesù Cristo, che è nato in una capanna, riscaldato dal bue e dall’asino e non nella villa dell’utilizzatore finale di quei tempi, se ne fregherà altamente e dispenserà amore e serenità a tutti quelli che credono in Lui, ed anche a quelli che non credono.
Non lo faccio mai, di solito me la prendo con le gerarchie vaticane e con il Papa che su questa capanna hanno costruito un impero, ma questa volta voglio anch’io spender due parole sulla figura di Gesù Bambino.
Credenti o no è, e sarà, il caso che prendiamo esempio da Lui, che pur essendo nato povero ed al freddo ha trovato il tempo di voler bene a tutti ed a maledire i mercanti nel tempio.
Prendiamo forza da questa leggenda, da questa che per moltissimi è un realtà realmente esistita e cerchiamo di volerci bene essere umano con essere umano, senza distinzioni di luoghi, razza e colore, cerchiamo di stare uniti tutti insieme per uscire da questo momento triste per troppe famiglie e disperato per i diritti di troppe persone nel mondo.
Un appello particolare alle signore in pelliccia ed ai loro mariti devoti che andranno alla messa di mezzanotte, alla ricca borghesia devota e parassita che sfoggia i loro gioielli davanti alla capanna di Gesù emblema della povertà, quest’anno non si limitino a chiedere perdono dei lor peccati, per avere evaso il fisco, sfruttato i loro dipendenti, investito in modo parassitario negli Stati riducendoli schiavi dei loro debiti e creando milioni di nuovi poveri, chiedano a Gesù Cristo un miracolo, visto che ci credono ai miracoli per una volta voglio crederci anch’io, all’uscita della Santa Messa di mezzanotte, appena nato Gesù bambino, magari anche sotto qualche fiocco di neve, li faccia uscire più umani, tolleranti, meno esosi e più equi, onesti e paghino le tasse in proporzione alle loro possibilità.
Allora sì che il Santo Natale avrebbe la tripla A, la decima A e le agenzie come la Standard % Poor’s non potrebbero togliergli niente perchè l’amore per il genere umano, le persone, non ha prezzo ed ha una moneta che non può svalutare mai, la solidarietà.
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