Quello che sto per dirvi non trae spunto da una mia riflessione, ma dalle parole del direttore del principale network cattolico: Radio Maria. Padre Livio ha detto stamattina che "la fede è abbastanza chiara per essere tale, altrettanto scura per rifutarla" Ha detto questo citando Pascal, non uno qualsiasi.
Quest'affermazione significa che non esistono certezze, non esistono prove, non esiste percorso razionale che possa mettere l'uomo di fronte a una scelta a favore di Dio. Chi non crede è perciò legittimato a farlo in nome della sua libertà. Chi non crede non è che non vuole credere, come sarebbe nel caso che fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio, ma Dio non lo ha messo in condizionidi farlo. No bello, non stanno così le cose.
Il giochetto che hanno messo in piedi è chiaro: prima hanno distrutto le prove su Dio, poi hanno lamentato l'impossibilità di avere la certezza su di Lui. Hanno creato un cono d'ombra nel quale si nascondono, anzi, nel quale nascondere i loro accoliti, i quali, non fatevi ingannare dai loro sofismi, non vogliono credere, rifutano Dio.
Non è un caso, allora, che l'unica via certa alla dimostrazione del divino sia stata fatta a pezzi. La cronologia biblica è stata costretta a strisciare sul palcoscenico della Storia. L'hanno ridotta a un fenomeno da baraccone con cui divertire gli sciocchi. Da sempre ho urlato che non siamo di fronte a imperizia quando assistiamo a ricostruzioni cronologiche bibliche totalmente infondate e ridicole, ma a vera, maligna malafede. Statene certi: se quei conti fossero stati quelli dello IOR e ci avessero rimesso un capitale avrebbero trovato il modo di farli tornare. Si sarebbero impegnati anima e corpo nel trovare e risolvere il problema. Vi pare possibile che a nessuno sia venuto in mente di controllare se il calcolo del deuteronomista fosse giusto o si fosse ben conservato? Era necessario l'intervento di un perfetto sconosciuto per venire a capo di una scemenza? Sì perchè se le somme non tornano qualsiasi coglione pensa che è necessario rifare i calcoli, qualsiasi coglione ma non loro, illustri e profumatamente pagati professoroni ed esegeti.
Avete capito dunque che la cronologia biblica è stata fraudolentemente distrutta per creare quel cono d'ombra dove il maligno nasconde e giustifica l'esistenza dei suoi accoliti. Anzi, il tumore anticristico è in uno stadio tale che sono riusciti a ribaltare la frittata: chi non crede gode di un'aura di santità laica che lo rende compione di intelligenza, tolleranza, buona fede. Sì questo è il giochetto cari amici cattolici e mamma Chiesa ne è l'arteficie, come provano le parole di Padre Livio. Ricordatevi, però, che in quel cono d'ombra saranno incatenati perchè un angelo:"
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta
Babilonia la grande
ed è diventata covo di demòni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
(Ap. 18,2)