Abbiamo una magistratura che condanna chi non prevede adeguatamente i terremoti e non lancia allarmi per ogni serie di scuotimenti della terra. D’altronde, appena si sbaglia per eccesso, si ulula contro l’allarmismo che ha danneggiato questi o quelli. Poiché siamo bersagliati da tutte le parti, soprattutto con tasse di tutti i generi, si decide che bisogna far partecipare anche gli insegnanti ai “sacrifici imposti” (da scellerati) e si vuol aumentare il monte ore di insegnamento. Che la scuola italiana sia ormai catastrofica, che ci siano prof. costituenti la gran parte del “ceto medio semicolto” contro cui inveisco da tempo, è senza dubbio vero. Che si sistemi questo settore d’attività, rilevante per ogni nazione che intenda essere civile, con metodi simili a quelli mediante cui si vorrebbe l’allungamento dell’orario di apertura per supermercati e negozi, fa parte del disgusto generale provocato da questi abominevoli ominidi che pretendono d’essere classe dirigente.
Una scemarella, che passa per sublime tecnica, inveisce contro i giovani perché schizzinosi nei confronti di lavori di m…. che d’altronde nemmeno trovano, visto che la disoccupazione è in aumento e ormai la maggioranza dei lavori per questi giovani è di tipo precario e con remunerazioni che richiedono continui supporti da parte delle famiglie con grave nocumento dei buoni risparmi italiani, fino a poco tempo fa un vanto e oggi anch’essi in diminuzione (malgrado i vari dati statistici, sempre “arrangiati” come quelli sul costo della vita, non colgano minimamente l’evidenza del fenomeno). Per di più, la scemarella, da vera rappresentante di una classe non dirigente di tipo coloniale, usa il “choosy” che, se la suddetta avesse un poco poco di “appeal”, mi farebbe scappare una battutaccia pesante sul come ricacciargliela in gola. E anche in tal caso, la volgarità e inopportunità della sua uscita non sta tanto nell’in sé, ma in chi ha il coraggio di dirla: una che ha sempre vissuto nei panni caldi, che ha un marito altrettanto di “buona famiglia” (malgrado il fratello giocasse alla “Lotta Continua”), che ha una figlia in piena carriera universitaria (nella stessa Università di entrambi i genitori) e nella Banca Intesa (dove la “choosy” aveva una bella carica).
Nel mentre sismologhi – e giornalisti per articoli non loro – se ne vanno in galera e sono trattati da pericolosi delinquenti, abbiamo dei pretesi tecnici, ancora non inquisiti né processati, che non avevano minimamente previsto la crisi del 2008, che nei primi mesi della stessa la trattavano da modesto “aggiustamento” recessivo, che hanno continuato e continuano a dire ogni secondo momento di vedere ormai la luce nel tunnel. Non solo questi squallidi personaggi non finiscono in galera, ma alcuni di loro sono stati messi al governo e hanno adottato misure apertamente recessive per peggiorare la situazione. Si tratta di gente proveniente da quella Università italiana che vorrebbe, dal 2014, far studiare e sostenere esami soltanto in inglese. Solo in India, quand’era colonia inglese, ci si comportava così; o in Sud Africa, all’epoca dell’apartheid. Adesso avremo la Bocconi in Italia (e poi altre seguiranno), i cui prof. governano questo paese con la benedizione del Colle e la rigorosa sorveglianza degli Usa di Obama, tramite il supervisore situato alla BCE.
Si tratta di presunti (e presuntuosi) studiosi – e di grazia, che cosa hanno studiato? E chi sono stati i loro insegnanti? – da sempre convinti che sia la domanda a trainare la crescita di un paese. E adesso che misure prendono? Tasse e balzelli a non finire che impediscono alle imprese – salvo forse le grandi e in particolare le banche – di avere fondi da investire, e danno un colpo decisivo al reddito e alla capacità d’acquisto dei “mitici” consumatori, “adorati” dalle varie scuole neoclassiche. Nessuno che li processi e li metta in gattabuia, comminando loro pene pecuniarie di risarcimento dei danni procurati alla maggioranza netta dei cittadini italiani (e si tratta di miliardi e miliardi di euro). Per di più tradiscono il paese, distruggendo i suoi punti di forza e trascinandolo pure in avventure di aggressione ad altri paesi ancora più disgraziati e succubi della politica di potenza degli Stati Uniti. E anche in tal caso la fanno franca, nessun processo in vista; mentre invece – tenuto conto degli avvenimenti sempre più gravi che si susseguono nel mondo almeno a partire dall’aggressione alla Jugoslavia, durante la quale ci siamo supinamente accodati al “padrone” – sarebbe il caso di ripristinare la pena di morte per il reato di alto tradimento della nazione.
Di fronte a simili eventi di così accentuata drammaticità, gli schieramenti politici, già meschini e incapaci fin dalla loro origine dopo il “colpo di Stato” mascherato da “mani pulite”, si sono liquefatti e hanno raggiunto livelli di indecenza e di putrefazione mai visti in tutta la non proprio gloriosa storia d’Italia. Impossibile dire adesso chi fa più schifo: se coloro che vengono detti destra (o centro-destra) oppure quelli indicati come sinistra (o centro-sinistra); così definiti da una massa di ebeti, tutti evidentemente malati di labirintite per cui sbandano, barcollano e hanno perso la benché minima cognizione dei vari punti nello spazio. Da vent’anni non esiste più l’ombra della politica, ma adesso non esiste proprio più nulla di nulla. Il paese Italia non è mai stato, come oggi, una sola immensa cloaca, una fitta rete di ruscelli di liquame, che ancora non si sa bene dove andrà a gettarsi. Intanto, ci ha sommerso. Ne usciremo? Di un depuratore non si vede al momento nemmeno la posa della prima pietra.
Poche cose sono al momento certe. La più certa è che siamo in mano a veri manigoldi, meritevoli delle pene più elevate. Quelli al comando sono comunque situati in luoghi stranieri – nel più importante d’essi si usa la lingua del “choosy” – e quindi imprendibili; tuttavia ci subordinano ai loro voleri tramite settori di “rappresentanti” in loco, quindi potenzialmente perseguibili. Da simili nefasti personaggi non si creda però di potersi liberare con modalità tranquille, di “democratico” e “consensuale” convincimento a ritirarsi. Perfino le elezioni/farsa, svolte nei paesi “occidentali” (detti umoristicamente civili), sono in forse in questo paese. Si terranno solo quando i banditi della destra e della sinistra avranno compiuto la loro opera di completo spappolamento del paese, cosicché possa essere facilmente assoggettato alla presa in giro del Parlamento e di un governo (suddito dello straniero), magari risultante da elezioni corrette, e falsate, mediante premi maggioritari ad hoc.
Occorre il depuratore. Non si vede ancora chi sarebbe in grado di dare vita all’opera di ripulitura dei mostri e degli zombi che occupano tutti i posti di comando nelle varie sfere delle istituzioni economiche, politiche, culturali. Quella che viene definita impropriamente “Casta” sarà spazzata infine via, ma resteranno i peggiori a voler ricostituire vari gruppi di potere. Tutti sono oggi in agitazione e rimescolamento, tutti cercano di posizionarsi per ristrutturare la rete degli inganni, dei tradimenti, della svendita del paese, della sua subordinazione sempre più simile ad una colonizzazione da parte degli Stati Uniti. Si pongono anche per noi compiti differenti da prima e soprattutto decisamente più gravosi di un anno e mezzo fa circa. Si farà il possibile; ma certamente qualcosa dovrà mutare anche in noi.