Come artisti, gli artisti della vita.
Siamo tutti quanti artisti, ingabbiati in stereotipi e pregiudizi personali, professionali, sociali … La nostra natura è creare, lasciarci travolgere dalla passione e dalla “magia del fare”, la magia suggerita dal tarocco numero 1, il mago.Il punto non sta nell’ aderire ad un modello imposto, un ideale introiettato … il punto sta nella scoperta della nostra personalissima arte. La ricerca della propria saggezza interiore serve proprio a questo. A contattare le parti più autentiche, alla scoperta di quel vero sé che ci fa essere unici e autentici, in continuo contatto con il flusso delle cose. Lo scopo è diventare sempre più sé stessi, come un artista che si ritrae per cercarsi, scoprirsi, inventarsi. E non è detto che debba essere pittura. L’artista è musicista, scultore, fotografo, cantante, atleta, imprenditore, operaio, falegname, insegnante, genitore … A ciascuno il suo, purché sia scelto e curato in modo consapevole! Allora, anche le frustrazioni, quelle che ci fanno male, quelle che avvertiamo insormontabili, acquisiscono un motivo, quello di farci tirare fuori le risorse a disposizione. E per chi non ci credesse, ricordatevi sempre che SIETE VIVI! La nostra cultura moderna ci ha insegnato a rifuggire il dolore, il sacrificio. Certa psicologia spicciola, certe pratiche vogliono convincerci che la sofferenza non sia necessaria e che anzi, chi se la procura è “colpevole” o fallito. Ho imparato che non è così. L’unico modo per imparare il gioco della vita è entrare nelle situazioni, dentro fino in fondo, affrontandole a tu per tu e guardandole in volto. Siamo vivi e fino a quando un soffio di questa vita sarà in noi, saremo un potenziale tutto da scoprire.E’ solo lì che abbiamo l’opportunità di trasformare il dolore in un’opera d’arte. Allora avremo a disposizione una forza creatrice che è potentissima. Perciò a ciascuno la sua arte.E a tutti buona vita!