Sono sempre stato convinto che ogni paese possiede la classe dirigente che si merita e i fatti me lo confermano giorno dopo giorno. Noi italiani siamo un popolo di incompetenti e di cialtroni. Siamo un popolo disinteressato a tutto. I giovani, sempre più spesso, non hanno più passioni. Non gli interessa nulla di nulla. Mischiato il niente con l’errato. Sbagliano per imparare e non imparano per non sbagliare. Chi legge un libro o un quotidiano rischia di sentirsi un diverso, un emarginato alle volte. Andiamo sempre contro le norme del buon costume giusto per farci un po’ notare. Per metterci in mostra. Denigriamo l’omosessuale e alle volte andiamo oltre il puro razzismo. Dentro di noi si cela solo il vuoto. Insomma, siamo tutti degli anticostituzionali. Detto questo e analizzando i fatti la sentenza della Consulta non mi stupisce affatto. La “porcata” è esattamente incostituzionale come la nostra classe dirigente e come ognuno di noi. Chi più o chi meno. Nessuno si salva. Abbiamo un Parlamento illegittimo e abbiamo dei presidenti (Camera e Senato) incostituzionali ancor prima che lo sancisse la Consulta poiché solo palesemente di parte. Abbiamo un governo non voluto dai cittadini e per giunta, per quanto mi riguarda, incostituzionale. Insomma un po’ tutto è vittima di un evidente incostituzionalità. Partendo dalle grandi cose e terminando (per soffermarci) sulle più piccole. Bisogna partire dalle piccole cose per cambiare, per migliorare. Bisogna prima cambiare noi stessi per cambiare il paese.