«Siamo del clan dei Casalesi». Otto arresti a Modena per estorsione.

Creato il 19 aprile 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Piccoli imprenditori o artigiani, residenti tutti nella bassa modenese, tranne uno dimorante nella provincia di Rovigo e tutti con debiti pendenti. 
Queste le caratteristiche delle 5 vittime prescelte dalle 8 persone arrestate oggi all'alba a Sassuolo dai Carabinieri, con l'accusa di estorsione e rapina aggravate dal cosiddetto 'metodo mafiosò. 
In realtà le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda della Procura di Bologna sono 9, ma uno dei soggetti risulta irreperibile. 
Gli imprenditori da vessare venivano dunque scelti o per pregressa conoscenza diretta, come nel caso del costruttore sassolese che ha sporto denuncia per primo facendo scattare l'indagine nel luglio 2011, o apprendendo da operatori economici amici che gli stessi vantavano nei confronti di altri soggetti crediti che non riuscivano a riscuotere. 
Per due delle estorsioni scoperte, la banda avrebbe agito all'insaputa degli stessi creditori. Procacciata la notizia che un imprenditore doveva riscuotere da un terzo una certa somma di denaro, gli estorsori infatti si presentavano direttamente a quest'ultimo, richiedendo il versamento delle somme dovute. 
In alcuni casi è stata anche usata violenza. Le minacce, portate avanti esibendo delle armi o picchiando le vittime, venivano fatte alla vittima e alla sua famiglia in qualità di emissari e reggenti del camorrista del clan dei Casalesi, noto come Sandokan. 
Gli estorsori affermavano infatti che parte dei soldi richiesti erano destinati ai familiari «degli amici» in carcere a Caserta. 
Le perquisizioni domiciliari eseguite dai Carabinieri hanno portato all'acquisizione, agende e varia documentazione cartacea ora al vaglio degli inquirenti e al sequestro di una pistola con 15 cartucce a salve

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