Io le donne che hanno quel briciolo di malizia in più mista a ingenuità le adoro. Quelle che vogliono emulare Marilyn spruzzandosi la mattina la stessa boccetta di Chanel. Le fresche 18enni che vogliono sentirsi donne, ma non sanno ancora che essere femmena nel verso senso del termine non è proprio una cavolata. Che ridono e sorridono a crepapelle anche senza un motivo. Che non sanno ancora che lavera voluttuosità non si esprime indossando un reggiseno imbottito o una maglia scollata.
Che la spunta blu di whatsapp non può creare più panico di una pioggia sulla piega appena fatta. Che non sanno che la soluzione ai capelli arruffati è la coda di cavallo. Che non serve tenere le cose vecchie che non ci stanno più addosso. Che un bicchiere di Valpolicella il venerdì sera fa miracoli. Che pure Gisele Bundchen ha le sue paturnie. Che la Nutella l’hanno creata in primis per le donne e poi per il resto del mondo. Che non serve una laurea per sistemare il caos dentro all’armadio.
Che c’è poca differenza tra un bagno bollente e un vestito su Asos a metà prezzo. Che siamo carine anche se usciamo con la tuta ancora da stirare e una Vuitton sotto braccio.
Che a fare 12 muffins al cioccolato non bisogna essere in 2. Che se non leggi l’ultimo romanzo nel comodino entro 2 giorni Amazon non viene a riprenderselo. Che un rossetto scarlatto alle 8 di mattina non è sempre un grande affare. Che un fondotinta che si rispetti ti salva la vita (e la faccia) se hai fatto le 5 di mattina. Che se non abbiamo più il fiato per fare le scale del condominio, forse meglio prenotarlo il corso di Zumba ad Ottobre.
Che le Superga dopo 12 ore di tacchi vertiginosi sono meglio di un massaggio Shiatsu.
Che pure la Roberts di Pretty Woman dal dentista ci va eccome. Io adoro la spontaneità e l’ambizione delle donne.
Ora capite perché.
Francesca Maria