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Siamo proprio sicuri che cio’ che pensiamo ci faccia bene non abbia dei pesanti effetti sulla nostra salute?

Da Elisabettaricco

SIAMO PROPRIO SICURI CHE CIO’ CHE PENSIAMO CI FACCIA BENE NON ABBIA DEI PESANTI EFFETTI SULLA NOSTRA SALUTE?SIAMO PROPRIO SICURI CHE CIO’ CHE PENSIAMO CI FACCIA BENE NON ABBIA DEI PESANTI EFFETTI SULLA NOSTRA SALUTE?

Questione sicuramente molto dibattuta quella dell’uso della cannabis e della marijuana, al centro, da anni, di questioni ancora irrisolte: Fanno male o no? Alcuni credono che proibire sia peggio che legalizzare ma è pur vero che ove era legale, Olanda e Belgio, il consumo è aumentato considerevolmente a tal punto che si sta discutendo sull’opportunità di rivedere queste leggi.

Recenti studi hanno evidenziato ciò che già dieci anni fa fu scoperto e cioè che la droga cosiddetta leggera danneggia gravemente la salute che favorisce l’accesso a sostanze più pesanti e che crea una dipendenza.

Vediamo in dettaglio:

CREA DIPENDENZA. Si è costatato che crea dipendenza, 1 su 10 se si è adulti e 1 su 6 se si è adolescenti (considerando che si comincia in adolescenza, si pensi a quanta dipendenza porti!). Se si fuma tutti i giorni, è regola assuefarsi e quindi la precocità dell’età e la quotidianità condurranno alla dipendenza.

SINTOMI  DI ASTINENZA. Sono molti e tra questi: ansia, irritabilità, attacchi di panico, angoscia e perdita di sonno. I consumatori precoci ne soffrono maggiormente poiché il cervello nelle fasi di sviluppo, è più vulnerabile anche perché il cervello ha già un suo sistema di  neurotrasmettitori e di recettori.

APRIPISTA A DROGHE PESANTI. La cannabis, specie se assunta nelle fasi adolescenziali dello sviluppo, riduce la capacità e la reattività dei neuroni dopaminergici (che producono dopamina) e ciò predispone al bisogno di altre droghe, proprio per la carenza di dopamina. Coloro che arrivano a fare uso di droghe pesanti, sono sempre passati dalle droghe leggere. Pertanto il dato è predittivo.

DISAGIO MENTALE IMPORTANTE. Questione un po’ controversa: Chi fa uso di sostanze stupefacenti spesso si “auto-cura” ciò significa che la popolazione tossicodipendente si divide in chi ha già un disturbo mentale e/o psicologico e fa uso per sopperire appunto al disturbo e coloro che, usando appunto cannabis e marijuana, compromettono le proprie funzioni neuronali. Di fatto chi fuma regolarmente soffre di ansia, depressione, disturbi della sfera sessuale psicosi e schizofrenia molto più degli altri.

INTERFERENZA CON IL RENDIMENTO SCOLASTICO. L’interferenza ha un’alta significatività sul rendimento scolastico. Su questo punto pare che incida anche la bassa posizione socio-economica che in taluni casi non fa che aumentare l’insoddisfazione della vita e predisporre ad affrontare tale difficoltà coprendola con la droga. Compromettendo le facoltà mentali, è conseguente uno scarso rendimento scolastico dovuto anche ai livelli sicuramente più alti di stress, ansia, irritabilità e disturbi del sonno.

RISCHIO DI INCIDENTI STRADALI. Oggi si discute maggiormente della possibilità di cambiare il codice della strada penalizzando con il reato di omicidio stradale tutti quelli incidenti stradali dove vi è stato un morto. Sappiamo che la maggior parte di questi incidenti è provocata da persone sotto l’uso di droghe e alcol. Uno studio sul caso ha costatato che subito dopo l’assunzione di droghe leggere i livelli di Thc (tetraidrocannabinolo principio della cannabis) nel sangue tra i 2 e i 5 ng/ml riducono l’attenzione, i riflessi e i tempi di reazione e l’esamina del pericolo, aumentando la percentuale di incidenti stradali di 3-7 volte. Associare alcol alle droghe è ancora più pericoloso.

Da un punto di vista psicologico l’uso delle droghe leggere o pesanti, non fa differenza, sta nel fatto che esprime una cronicizzazione di un disagio inascoltato, un urlo cui non si da ascolto perché “tanto non fanno male” “lo fanno tutti” “sono leggere” e altre banali e mistificanti realtà.


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