Siamo sempre stati soli

Creato il 15 novembre 2010 da Mcnab75


Oggi, per qualche ora, molti hanno sognato.

Una conferenza stampa eccezionale della NASA fa sempre questo effetto, anche se in passato l'effetto bufala si è proposto più e più volte. Per la serie: ci aspettavamo ET, invece quelli gongolano per aver scoperto un nuovo asteroide.

Tuttavia, come dicevo, oggi sembrava diverso.

Tanto che alle 18.30 ora italiana - l'orario della conferenza - mi sono messo a cercare notizie sui portali di news online.

C'era chi ipotizzava la scoperta di un pianeta abitabile, chi l'avvistamento di un UFO in avvicinamento alla Terra. Insomma, un po' tutti speravano in una bella sorpresa da parte del telescopio Chandra.

E invece la clamorosa scoperta riguarda un "giovane" Buco Nero localizzato nelle vicinanze del nostro pianeta (che in termini astronomici vuol dire 50 milioni di anni luce!). Questo darà occasione alla NASA di studiare il misterioso fenomeno dei black hole in modo più approfondito che mai.

Ma niente alieni. Niente flotte spaziali in avvicinamento al Sistema Solare.

Eppure già me li vedevo i notiziari che annunciavano la notizia più importante della storia umana. Come avremmo reagito? La domanda è intrigante, non trovate? Mi viene in mente il film Contacte le reazioni che seguono l'annuncio della ricezione di un messaggio extraterrestre dallo spazio.

Anche nella realtà ci sarebbero scene di giubilo di massa? Il primo contatto con una civiltà aliena verrebbe visto come salvifico o come foriero di disgrazie? Il dubbio perdurerebbe fin quando non riusciremmo a scambiare un messaggio con la nave (o la flotta) extraterrestre. Considerando le distanze siderali potrebbero volerci anni, così il dubbio perdurerebbe a lungo, sconvolgendo nel mentre le abitudini di mezzo pianeta.

Gli apparati militari studierebbero senz'altro delle difese da opporre a eventuali aggressori, pur nella consapevolezza che una civiltà così evoluta da viaggiare tra le stelle avrebbe già una tecnologia (anche bellica) troppo superiore alla nostra.

Le grandi religioni cercherebbero di “inquadrare” questi fratelli intergalattici. A ben pensarci la Chiesa Cattolica lo sta già facendo da un po', accorpando gli eventuali alieni nel novero dei figli di Dio. Probabilmente nascerebbero nuove sette, e i gruppi come i raeliani registrebbero un boom di consensi. L'opionione pubblica si dividerebbe tra ottimisti e pessimisti, tra pacifisti e guerrafondai. Qualcuno comprerebbe un bunker, riempiendolo di viveri e di armi (magari più negli Stati Uniti che non qui in Europa).

Magari molti inizierebbero a pensare a qualcosa di più elevato che non alle miserie umane: la bolletta da pagare, il parcheggio al mattino che non si trova, la suocera che nel week end ti si piazza in casa, il figlio che a quindici anni pensa solo a farsi di canne come una scimmia. In tanti alzerebbero il naso al cielo, al posto che camminare a testa bassa, con gli auricolari indossati come una celata medioevale, per difendersi dal mondo esterno.

Il punto è che non capiterà oggi e nemmeno in questa vita.

Non siamo soli, ma è come se lo fossimo.


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