Suspense, intrighi, misteri e azione mischiati con concetti filosofici rendono Lost un capolavoro assoluto: un gioiello pregiato, anche attraverso le frequentissime citazioni della cultura pop (libri, cinema, fumetti e musica).
Lo spettatore rimane incantato dalle vicende narrate tanto che al termine di un episodio si ha già la curiosità di vedere cosa accadrà.
Strepitosa!
Trama
Guidati dalla curiosità, da motivi personali, dalla voglia di ritornarsene a casa e dall’istinto d’avventura perlustreranno l’isola scoprendo messaggi di un S.O.S vecchio di 16 anni, una botola misteriosa con un computer che ha lo scopo di salvare il mondo, fino a trovare i misteriosi Altri, capitanati da Benjamin Linus, e la fondazione scientifica Dharma.
Kate è la fuggitiva della serie, l’omicida condotta in aereo per essere trasportata nel suo paese in cui sarà processata. Aveva ucciso il suo patrigno in gioventù e da quel momento era sempre scappata. L’agente morirà nel crollo dell’aereo e così ritroverà la sua libertà. Non è cattiva ma agisce sempre senza pensare. Prova un sentimento d’amore per Jack e in parte per James Ford, alias Sawyer, l’uomo duro dal cuore tenero: da giovane prende le sembianze del truffatore che ha portato alla morte dei suoi genitori davanti ai propri occhi, promettendosi che un giorno si vendicherà. Ha una grande passione per i libri, un ottimo senso dell’umorismo e dà spesso dei buffi soprannomi ai suoi compagni di sventura.
Non ho intenzione di fare la lista di tutti i personaggi ma come non nominare: Desmond, l’uomo della botola con poteri “soprannaturali” riuscendo a sopravvivere all’Elettromagnetismo e sa il futuro, Sayid il Torturatore romantico che pur non volendo è costretto a uccidere delle persone, Hugo l’uomo maledetto da una vincita alla lotteria e colui che vede i morti, Charlie e Claire la classica coppietta, e come non ricordare i coniugi Kwon
Filosofia e mitologia: le tematiche
Il caso o il destino? Questo è il vero dilemma dell’animo umano; esiste un senso in questa landa desolata o siamo su un immenso vascello privo di un timoniere? L’umanità, fin dalle suo origini, ha cercato di comprendere lo scopo di tutto ciò: non può e non vuole accettare l’idea che siamo qui per una pura casualità, che si nasce e si vive senza motivo; ma siamo portati ad Interrogarci sul perché dobbiamo vivere, morire per poi svanire nel nulla, ritornare in quel luogo in cui eravamo prima di nascere, ovvero nell’inesistenza?
Tutti noi dobbiamo rintracciare un senso all’esistere ed è per questo che esistono miti e religioni.
Lost prende il concetto e lo fa proprio e pone le domande sia contemporaneamente allo spettatore che al personaggio che si domanda: Perché siamo ancora vivi? Dove siamo? Perché siamo finiti in questo luogo abbandonato da Dio? Jack non vuole e non vede nessuna meta in tutto ciò ma nel suo cervello solo un obbiettivo è presente: ritornare alla normalità. J. Locke comprende e vede che tutti loro sono lì per un motivo, che le loro vite e soprattutto la sua sono destinate a fare in quell’isola cose importantissime: spinto da questo credo scoprirà la botola, con un computer e un codice per salvare il mondo, fino a farla esplodere, conoscerà Ben e i famigerati Altri divenendo il loro Leader e infine sotto comando del fumo nero sposterà l’isola fino a morire.
(Spoiler) Una caverna con una strepitosa luce che va protetta a tutti i costi ed è fondamentale che resti intatta, se questa
Lost non va letto nel senso di perduti, ovvero scomparsi, ma nel senso di persone che hanno perduto il valore della vita, il loro essere. Loro sono i candidati (ovvero i passeggeri) proprio per questo motivo perché sono imperfetti come Jacob e come lui soli; nelle loro esistenze quotidiane non erano felici ma erano schiacciati dai problemi, qui hanno potuto riscoprire i veri valori umanitari e vivere una nuova vita.
The End:
Nella serie abbiamo avuto i flashback sulle vite dei protagonisti, poi i flashforward e infine i flashpresent, che inizialmente sembravano mostrare un universo parallelo nato dallo scoppio della bomba nella botola prima che questa venisse costruita, ma all’ultima puntata scopriremo che non è assolutamente così ma che è un limbo, un luogo post-morte costruito dai naufraghi in modo che potessero ritrovarsi, una volta morti tutti, per passare altrove: qui non c’è tempo, non esiste ora, l’unico modo per incominciare il nuovo viaggio è ricordare e l’ultimo che riuscirà in questo è proprio Jack che ha bisogno che il padre lo accompagni nel suo ultimo percorso.
Christian Shephard – Tutto quello che ti e’ successo e’ reale. Tutte quelle persone nella chiesa. Sono reali anche loro.
Jack- Sono tutti… Sono tutti morti?
C – Prima o poi tutti muoiono, ragazzo. Alcuni prima di te, altri molto tempo dopo.
J- Ma perché’ ora sono tutti qui?
C- Beh, non esiste nessun “ora”in questo posto.
J- Dove siamo, papa’?
C- Questo e’ un posto che… che avete creato insieme tutti voi, in modo da potervi ritrovare. La parte più‘ importante della tua vita e’ stata quella che hai trascorso con queste persone. E’ per questo che siete tutti qui. Nessuno ce la fa da solo, Jack. Hai avuto bisogno di tutti loro, e loro hanno avuto bisogno di te.
J- Per fare cosa?
C- Per ricordare. E per lasciarselo alle spalle
J- Kate ha detto che stiamo per andare via
C- No, non è un andare via. E’ un andare avanti
J- Per andare dove?
C- Scopriamolo
Sulla spiaggia incontriamo lo scontro finale: il nuovo Jacob (Jack) sconfigge il mostro e all’ultimo tentativo di salvare l’isola compie il suo dovere: riportando l’ordine nelle cose. Nelle ultime sequenze vediamo Jack camminare nella foresta morente. Si ritrova nel luogo in cui era giunto sull’isola dopo l’incidente e casca proprio in quel punto. Qui lui abbandona il mondo accanto al cane, sua unica compagnia, infondo come lui diceva << << Si vive insieme si muore soli>>
Il finale è un capolavoro assoluto di tecnica, tutto inizia come è terminato; abbiamo conosciuto all’inizio della storia Jack attraverso l’apertura dell’occhio e alla fine lo salutiamo con la chiusura di questo. Eccezionale.
Il nuovo Jacob ora diventerà Hurley l’unico rimasto sull’isola che trasformerà in suo fedele consigliere Ben, che per la prima volta realizza il suo sogno; diventare essenziale per l’Isola e per qualcuno. Probabilmente il fato aveva già pianificato tutto, forse il destino di Locke era proprio quello di morire per farsi impossessare da Man in Black. Jack doveva diventare il successore di Jacob per ammazzare il mostro e morire, così che il prescelto, ovvero Hurley, fosse il protettore dell’isola e che Ben era destinato, dall’inizio, ad aiutare Hugo. Il libero arbitrio in Lost sembra esserci ma è solo un illusione.
S.D.G