Siamo tutti Stefano Unterthiner!

Creato il 26 agosto 2014 da Patuasia

La Regione Valle d’Aosta, nelle parole dell’assessore Aurelio Marguerettaz, si sente offesa e risponde al noto fotografo, Stefano Unterthine, dandogli dell’ingrato. “Le sue parole sono lesive dell’immagine di una realtà che da sempre ha investito affinché la salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dell’attività turistica, così come la sua antropizzazione, potessero coesistere… Parole che sono ancor più gravi perché arrivano da chi è stato incaricato dall’Amministrazione regionale come testimonial della campagna pubblicitaria del progetto VIVA – Valle d’Aosta Unica per Natura.”. Insomma chi riceve incarichi pubblici non può avere idee proprie, ma deve piegarsi a novanta. La provocazione (se Stefano non avesse usato parole pesanti chi lo avrebbe ascoltato?) non va presa  come dovrebbe e cioè come una critica che un rappresentante dei cittadini ha il dovere di ascoltare, ma come alto tradimento. E questo non è un modo di ragionare mafioso? Sì lo è!

Ricordo i primi durissimi anni del blog, quando le accuse contro di me erano simili; con la scusa che avevo avuto incarichi dalla Regione per molti avrei dovuto stare buona e zitta. Ma è stata proprio la vicinanza con l’apparato amministrativo e politico che mi ha definitivamente spalancato gli occhi! (E fatto perdere gli incarichi.). Ma cosa ha detto Unterthiner? “Chi governa la regione, della natura se ne frega. La regione vuole soltanto i soldi dei turisti, niente altro. Mi fanno ridere questi politicanti locali che declamano le bellezze della regione, che da buoni “valdotain” si vantano di trascorrere anche le vacanze estive nella Vallée, ma che non hanno nessun reale interesse a proteggere il territorio“. E non è così? Quante centrali elettriche hanno prosciugato torrenti? Quante strade sono state asfaltate? Quanti alberi abbattuti? Quanti animali sono stati inutilmente uccisi? Quante case sono state costruite o ampliate? Marguerettaz difende l’eliski perché è un corollario dell’offerta turistica. Difende la caccia perché ora non è più un privilegio, difende gli zoo perché gli anziani possono vedere gli animali e poi sono privati (ma la concessione non è data dal pubblico?), giustificazioni che rientrano perfettamente nella mentalità tipica dello sfruttamento intensivo delle risorse e di procacciamento dei voti, altro che sostenibilità! la verità è che Stefano Unterthiner non ha offeso la Valle d’Aosta, ha offeso i politici che la mal governano (e pure alcuni di quelli che stanno all’opposizione) e toccare i politici… fa male. Invito tutti i lettori e le varie associazioni ambientaliste e non a dare la loro solidarietà a Stefano.


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