Alle rive dei vecchi edifici
dove i clacson rimangono muti e il frastuono dei tram è solo un bisbiglio lontano
vive una spensierata isola bizzarra.
Qui, marinai e sirene si godono il dono del naufragio
sacrificando la propria pelle al sole e concedendo al luppolo di offuscare il ricordo.
Questo e’ il mondo dove i trichechi sanno volare e le persone hanno imparato a sentire il mare attraverso i vasi di basilico.
La gioia infinita della tempesta che tira un calcio alla quiete
dando vita a sorrisi, spruzzi e baratti
Si narra che in molti abbiano perso la strada del ritorno tra le sue grinfie
quello che pero’ non tutti sanno e’ che non cé’nulla di stregato in quest isola,
e ‘solo il luogo ideale per chi ha voglia di dimenticare la bussola sul comodino.