Nei sanguinari blitz oltreconfine Kate è costretta a guardare e a interrogarsi sulla moralità di quello che sta facendo o meglio che gli altri stanno facendo attorno a lei.
E' questa la polizia in cui si era arruolata?
E' leone oppure agnello?
Chi mi conosce sa che non apprezzo più di tanto il cinema hollywoodiano attento soprattutto al profitto cercando di non pestare i calli di nessuno e non sono particolarmente appassionato di lieti fine, materia in cui gli uomini al soldo degli Studios sono professori emeriti.
Mi piace moltissimo invece chi viene chiamato a lavorare da loro e cerca di non uscirne appiattito, asfaltato come spesso succede in nome del dio dollaro.
Oltre a questo il canadese Denis Villeneuve, oltre a confermare il suo modo di fare cinema, nei suoi due film americani , Prisoners e Sicario , per l'appunto, ha dimostrato di non lasciarsi impressionare più di tanto dalla codifica dei generi in cui si è immerso ,flettendoli a proprio piacimento e al suo modo in fondo neanche tanto sottile di criticare profondamente la civiltà americana fatta di giustizia fai -da-te e di esportazione illegale di democrazia e di legalità ( presunta), cosa in cui gli yankees storicamente hanno sempre "brillato" da mezzo secolo a questa parte.
Sicario è un poliziesco sotto mentite spoglie che presto assume le fattezze di un film di guerra combattuto in scenari urbani che sembrano a un passo dall'apocalisse e paesaggi simil lunari che sembrano aver appena oltrepassato l'apocalisse di cui sopra.
E' uno strano ibrido cinematografico che a tratti ricorda Traffic di Soderbergh ma che stilisticamente è molto più vicino a Zero Dark Thirty della Bigelow.
Gli USA combattono una guerra sporca e non gli interessa macchiare le proprie mani di sangue innocente, di effetti collaterali, calpestano senza problemi leggi e procedure, si fanno beffe del diritto internazionale.
La task force di cui Kate si trova a far parte è formata da uomini perennemente in missione che se ne strafottono di leggi e normative.
Se moralmente l'assunto di alcuni personaggi chiave del film è assolutamente esecrabile e non condivisibile d'altra parte abbiamo una sorta di massa indifferenziata di narcotrafficanti, ammanicati con la polizia messicana e che non danno alla vita un valore altissimo, diciamola così anche se suona come un pietoso eufemismo.
Ecco quindi che Sicario diventa una lotta all'ultimo sangue in cui si distinguono i buoni dai cattivi ma i cosiddetti buoni si distinguono dagli altri solo perché portano una casacca diversa e sono stipendiati da uno Stato confinante, perché i metodi sono all'incirca gli stessi.
Così come riempirsi vicendevolmente di piombo caldo.
E Kate non riesce a far parte di questo mondo.
PERCHE' SI : sequenze di altissimo cinema, critica feroce al sistema americano, Del Toro magnifico ma anche una Blunt inaspettata.
PERCHE' NO : difficile trovare difetti: forse Villeneuve a volte si fa trasportare dal voler consegnare a tutti i costi un messaggio al pubblico.
LA SEQUENZA :l'assalto al tunnel dei narcos.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE:
Villeneuve è oramai regista a cinque stelle.
Devo procurarmi assolutamente il suo Enemy che mi è colpevolmente sfuggito.
Non mi aspettavo una Blunt così fragile e cazzuta ( ma non abbastanza) allo stesso tempo.
Del Toro con la sua sola presenza illumina la scena. Che carisma che ha quest'uomo.
( VOTO : 8 / 10 )