Siccità e distruzione delle perturbazioni pacifiche (articolo di Jeff Rense)

Creato il 04 aprile 2014 da Straker
"Nel prossimo secolo le nazioni come le conosciamo saranno obsolete; ogni Stato riconoscerà un'unica autorità globale. La sovranità nazionale non è stata poi una grande idea, dopo tutto”.
Strobe Talbot, segretario di Stato durante la presidenza Clinton.

Jeff Rense ha di recente pubblicato un articolo in cui denuncia la manipolazione meteorologica che da lungo tempo tiene a secco la California e, più in generale, la costa occidentale del Nord America. L’autore ventila timidamente l’ipotesi secondo la quale la “muraglia chimica” eretta per arginare le perturbazioni pacifiche servirebbe ad impedire alle radiazioni di Fukushima di contaminare la West coast. E’ congettura che si deve scartare: infatti le “dighe elettrochimiche” furono create anche prima del disastro alla centrale nucleare nipponica, inoltre analoghe barriere si rilevano da anni ad ovest della penisola iberica e sul Golfo di Biscaglia sicché le benefiche piogge atlantiche, che potrebbero bagnare Portogallo e Spagna, sono tenute lontane. Ciò si riscontra anche altrove, ad esempio in Australia ed in Italia occidentale. In verità, è da alcuni lustri che la California soffre di una cronica carenza di piogge, con gravi ripercussioni sull’agricoltura di uno stato in cui la produzione di frutta e di ortaggi è anche compromessa da periodiche invasioni di parassiti. Non solo, come già osservato nel decennio scorso dalla agronoma Rosalind Peterson, le foreste di conifere che orlano i pendii della California e dello stato di Washington stanno deperendo, a causa della drastica riduzione di nebbie apportatrici di umidità e del suolo inquinato da metalli, soprattutto bario ed alluminio. Ci si chiederà allora a chi giovi annichilire le perturbazioni imbrifere: quali interessi ha il governo statunitense a danneggiare sé stesso? In primo luogo, probabilmente all’opera sono qui le multinazionali agro-alimentari che intendono convincere gli imprenditori agricoli ad usare le sementi transgeniche, non a caso resistenti all’aridità ed all’alluminio. Il quadro, però, è più complesso: l’esecutivo di Washington, pur influente in molti campi, in fondo, come tutti i governi nazionali, vale come il due di coppe. Una struttura superiore, di natura sovranazionale [1], si prefigge obiettivi ben più sinistri di quelli perseguiti dalle corporations: lo sfoltimento della popolazione, la distruzione degli apparati produttivi e dell’ambiente sono considerati fini prioritari. Sono scenari all’apparenza paradossali, ma che trovano la loro pur folle spiegazione. Bisogna sempre ricordare che i globalizzatori sono dei mentecatti pericolosi i cui “ragionamenti” sono del tutto diversi rispetto a quelli delle persone normali.

Grazie alle foto satellitari del meteo, siamo stati in grado di osservare un sistema di alta pressione persistente ed enorme che sta bloccando le perturbazioni potenzialmente piovose al largo della costa occidentale degli Stati Uniti. Questo è avvenuto per la maggior parte dei mesi di novembre, dicembre e gennaio. Abbiamo osservato le foto satellitari che rivelano come le tempeste (dopo la loro formazione che avviene come al solito in Kamcatka, Corea e Giappone del Nord, la zona di Fukushima - si muovano verso le aree del Pacifico nord occidentale.
Abbiamo guardato queste ultime spostarsi da Ovest ad Est (come hanno sempre fatto) per scaricare la loro la pioggia vivificante e la loro neve, indispensabile per mantenere viva la vegetazione degli Stati Uniti. Questi sistemi di perturbazioni, ondata dopo ondata, riempiono i nostri laghi ed i fiumi con l'acqua della pioggia che cade sui nostri vastissimi terreni agricoli, dalle Sierras alle Cascades sino alle Montagne Rocciose. Tuttavia, per una qualche ‘strana’ ragione, nessuno di questi sistemi ha fatto breccia attraverso l'immensa barriera di alta pressione (artificiale, n.d.r.) che persiste al largo della costa occidentale in questo inverno. Perché? Questi sistemi piovosi cozzano contro un 'muro di mattoni' creato dall’alta pressione (si fermano a causa del fronte igroscopico aerodisperso, n.d.r.), si suddividono in parti più minute e riversano il loro contenuto di acqua piovana di nuovo nel Pacifico. Si potrebbe pensare che, essendo potenziali portatrici di radiazioni provenienti dal Giappone, qualcuno abbia deciso di impedir loro di raggiungere la West Coast. L’aumento di radiazioni sarebbe presto stato rilevato dalla rete dei cittadini che monitorano efficacemente il fenomeno.
E' opinione diffusa che la tecnologia umana (geoingegneria) può erigere e mantenere i sistemi ad alta pressione in un luogo specifico, se lo si desidera. E' questo ciò che sta accadendo di fronte alla West Coast? E’ questo il risultato dello sforzo in atto per mantenere più basso possibile il livello delle radiazioni provenienti da Fukushima verso gli Stati Uniti occidentali?
Osservando le sequenze delle foto satellitari e ricordando che i sistemi di alta pressione sono generalmente di forma rotondeggiante, come montagne circolari di aria che ruotano in senso orario, notiamo che i sistemi di alta pressione si dispongono innaturalmente secondo forme squadrate oppure in drastiche configurazioni a 90 gradi. Date un'occhiata voi stessi [ LINK ]. Seguite le tempeste che si muovono da sinistra a destra e osservate che cosa accade loro.
Alcuni dei rivoli di tali perturbazioni finiscono per essere spinti dalla jet stream su fino alla British Columbia, verso tutto il Canada per poi scendere negli Stati Uniti centrali. Questo spiegherebbe, tra l’altro, le letture anomale dei contatori Geiger eseguite su alcuni campioni di neve provenienti dal Missouri.
[1] «Esiste un governo ombra dotato di una propria forza aerea e navale, di un proprio sistema di autofinanziamento, capace di manipolare l'opinione pubblica e di perseguire i propri ideali di interesse nazionale, privo da ogni forma di controllo e non sottoposto al rispetto della legge stessa».
Daniel K. Inouye, Senatore degli Stati Uniti
A questo link le altre significative immagini satellitari a complemento dell'articolo.
Fonte: Freeskies

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