“È fatto assoluto divieto di esporre o pronunciare, nel corso della manifestazione, frasi di dissenso, plateali forme di protesta e ogni altra forma di espressione ed esternazione lesiva dell’immagine della kermesse, degli operatori, degli enti organizzatori e patrocinanti e non conforme alla spirito festoso del Carnevale di Sciacca. Ai trasgressori verrà applicata una penale di un massimo di € 3.500,00”.
Questo è l’articolo 21 del bando che regola la partecipazione al Carnevale di Sciacca, nell’Agrigentin
Un altro duro colpo per la manifestazione che, insieme a quella di Acireale, sarebbe ad oggi il Carnevale più prestigioso della Sicilia, con una storia lunga più di cento anni. Eppure durante gli ultimi due anni il Carnevale saccense è andato incontro a enormi difficoltà finanziarie che ne hanno messo a repentaglio la realizzazione.
Anche lo svolgimento di questa prossima edizione appare oggi più che mai incerto e comunque legato al reperimento di fondi privati che dovrebbero integrare i soli centotrenta mila euro che il Comune ha la possibilità d’investire (più o meno un terzo del necessario).
Se la crisi sembra ancora parecchio difficile da superare, l’appello è quello di lasciarci almeno il nostro bel Carnevale e quel sano umorismo che i nostri politici (locali e nazionali) si meritano: dopotutto a Carnevale ogni scherzo vale!