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Sicilia, la giunta Crocetta spegne il super radar e il rischio tumori e autismo. No alla Marina degli Stati Uniti!

Creato il 07 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

La Giunta Regionale della Sicilia ha detto No al progetto US ARMY del MUOS, un mega radar della Marina degli States: fermato quindi il rischio tumori per i cittadini di Niscemi e del Sud Sicilia! Com’è semplice a volte! Basta un no, un chiaro, motivato no. I siciliani ci riescono, qui dopo mille discussioni si sarebbe detto sì, c’è da scommetterci.
La Giunta Formigoni della Regione Lombardia dice infatti sì al metano dalla Russia ed al metanodotto “della Russia” dal Tarvisio a Zimella, a Cornegliano d’Adda “arando” Alpi e pianura alla faccia della tutela ambientale e della sicurezza…
Cambia il mondo? Americani alla porta in Sicilia e porte aperte agli eredi dei cosacchi del Don in Lombardia?

Importante la decisione della Giunta Crocetta in Sicilia: peccato che a Vicenza non abbia deciso lui ma il nostro vecchio governo Prodi. Così Dal Molin non esce più farina bianca….ma solo filanti stelle e strisce…

06/02/2013 Fonte: il manifesto | Autore:
Chiara Giarrusso
Muos, la giunta spegne il super radar

SICILIA Gli esperti ascoltati all’Ars:
«Un pericolo per la salute». Le commissioni chiedono la fine definitiva
dell’opera. «Acclarato l’aumento di tumori nei luoghi in cui si trovano
le antenne» PALERMO. I 50mila abitanti di Niscemi possono cominciare a
sperare. Il governo siciliano guidato da Rosario Crocetta ha deciso di
revocare le autorizzazioni per il Muos, l’impianto satellitare della
Marina militare degli Stati Uniti in costruzione a 5 km dal centro
abitato del Nisseno. Lo stop ai lavori è arrivato ieri sera, con un
provvedimento della giunta regionale che ha dato mandato all’assessore
al Territorio, Mariella Lo Bello, di «avviare la revoca delle
autorizzazioni» concesse nel giugno 2011 per la realizzazione dei
radar. L’11 gennaio scorso, la Regione aveva deciso di sospendere le
autorizzazioni per la «mancanza di indagini circa le interferenze alla
navigazione aerea e l’assenza di studi sui danni alla salute».
Il
mancato blocco del cantiere ha portato la protesta fin dentro al
parlamento siciliano. A sostenerla sono stati i 15 deputati del M5S che
hanno paralizzato l’iter per l’approvazione del Dpef, facendo mancare
il numero legale per ben tre volte.
Ieri a fugare ogni dubbio sul
possibile impatto per la salute generato dalle onde elettromagnetiche
del Muos ci hanno pensato le commissioni Sanità e Ambiente dell’Ars,
che hanno convocato docenti universitari e esperti a palazzo dei
Normanni per analizzare gli effetti delle emissioni radar del sistema
satellitare. Unici grandi assenti i rappresentanti dell’ambasciata
americana.
«E’ ormai acclarato che nei luoghi dove sono installati
sistemi radar è aumentata l’incidenza di tumori, leucemie e
malformazioni varie; crescono anche i casi di autismo. Per cui vi dico
di stare molto attenti» ha spiegato il professore Angelo Levis, docente
dell’ateneo di Padova e tra i massimi studiosi degli effetti delle onde
elettromagnetiche sulla salute, collegato in video conferenza.
Passando
in rassegna alcune sentenze dei tribunali e della Cassazione sugli
effetti dannosi per la salute delle onde elettromagnetiche, il
professore ha messo in guardia anche rispetto ai limiti di legge per le
emissioni. «In alcune sentenze – ha aggiunto – i giudici scrivono
chiaramente che i limiti imposti dalla legge possono anche non essere
presi in considerazione se i periti dimostrano che anche emissioni più
basse possono danneggiare la salute delle persone».
Nei giorni scorsi
l’Ars con una mozione presentata dal parlamentare del Pd Fabrizio
Ferrandelli ha impegnato il governo regionale a vincolare i lavori per
il Muos al parere dell’Istituto superiore di sanità. Ma per Levis «i
nemici più agguerriti che abbiamo avuto, anche se li abbiamo sconfitti,
sono proprio gli esperti dell’Istituto». Mentre nel palazzo luminari
discutevano, fuori un centinaio di persone manifestava scandendo slogan
contro il Muos. In prima fila c’erano le mamme del «Comitato No Muos».
Anche l’Arpa è finita nel mirino delle commissioni, perché il
presidente dell’organismo legislativo, Pippo Digiacomo (Pd), ha chiesto
di avere il parere d’impatto ambientale del Muos, vista l’assenza di
una documentazione completa. E rivolgendosi al direttore dell’Arpa,
Francesco Licata di Baucina, che ricopre l’incarico da qualche mese,
Digiacomo gli ha chiesto «perché l’Agenzia non ha presentato una
denuncia dopo avere appreso che i lavori erano cominciati in assenza di
documentazione. Sto accusando comparti della Regione di avere avuto
comportamenti omissivi, al pari degli Usa: lo dico chiaramente».
Gli ha
fatto eco il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino
(M5S): «Come è possibile – ha detto – che la scarsa documentazione in
possesso dell’Arpa, come ammesso dalla stessa Agenzia, sia bastata a
dare un parere sull’impatto del radar sulla flora e sulla fauna e
contemporaneamente, con gli stessi dati, anche sulla salute delle
persone?». Anche la docente d’ingegneria dell’Università di Palermo,
Patrizia Livreri, che insieme al professor Luigi Zanforlin nel 2011 ha
dato parere positivo dal punto di vista ambientale e della salute, ha
difeso il lavoro davanti alle commissioni che le hanno contestato di
non aver fornito informazioni scientifiche dettagliate a supporto della
relazione di appena una pagina acquisita dai commissari e i cui
contenuti sono contestati dal Politecnico di Torino, che avanza dubbi
sulla pericolosità del Muos. A ingaggiare i due ingegneri dell’ateneo
palermitano, come ha detto la stessa Livreri, è stata la società Urs di
Milano, controllata dalla Urs corporation che ha il quartier generale a
San Francisco Livreri – esperta di onde elettromagnetiche e in passato
consulente anche di Finmeccanica – ha detto anche di essere «sotto
giuramento tecnico e di non poter rivelare informazioni e che se le
commissioni vogliono i dati devono fare una richiesta ufficiale».

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