Sicilia, nuova serrata dei laboratori d'analisi contro la Regione

Creato il 03 giugno 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Nuova serrata dei laboratori di analisi in Sicilia che da oggi protestano contro il nuovo tariffario nazionale dei rimborsi sulle prestazioni, con tagli fino al quaranta per cento. 

L'assessore alla Sanita' Lucia Borsellino condanna la protesta e afferma che "chi fa pagare deve assumersi la responsabilita' del gesto", ricordando che le "strutture accreditate sono contrattualizzate con il Servizio sanitario ed operano per conto dello stesso". Per oggi pomeriggio e' previsto intanto un nuovo incontro.

A gennaio un Decreto dei Ministri della Salute e dell’ Economia, ha aggiornato le tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera e per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale valide dalla data di entrata in vigore del decreto medesimo fino al 31 dicembre 2014. Lo stesso decreto ministeriale prevede che le regioni possono adottare tariffe inferiori o superiori rispetto a quelle determinate con il predetto D.M., tuttavia, in quest’ultimo caso, “gli importi tariffari superiori alle tariffe massime restano a carico dei bilanci regionali”. Ma tale possibilità non è prevista per le Regioni sottoposte ai piani di rientro o alla prosecuzione degli stessi.
E’ stato attivato un tavolo tecnico con le associazioni di categoria che si è riunito nelle date 30 aprile, 6, 10 e 17 maggio 2013 al fine di individuare, nell’ambito degli strumenti normativi disponibili e delle regole che sottendono al governo della spesa sanitaria, tutte le soluzioni utili a rendere più sostenibili da una parte, i recuperi da effettuare in applicazione del D.A. n. 170/2013, e dall’altra gli effetti della minore remunerazione di alcune prestazioni determinatasi a seguito dei provvedimenti nazionali e regionali.
I lavori del tavolo che si intendono proseguire, hanno già delineato alcune ipotesi di soluzione alle problematiche legate sia alla minore remuneratività delle tariffe massime ministeriali di alcune prestazioni, sia alla questione dei recuperi. Nel primo caso, la percorribilità delle soluzioni proposte deve tuttavia essere oggetto di confronto e valutazione in sede nazionale, dove potrebbero assumere maggiore valenza, qualora condivise anche da altre Regioni.


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