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Sicilia: sabato la manifestazione No-Muos, i siciliani chiamati a difendere la propria terra dalle antenne inquinanti

Creato il 28 febbraio 2014 da Giornalesiracusa

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News Siracusa: Nel sud della Sicilia sorge un piccolo paesino che non vuole smettere di lottare; i suoi abitanti si muovono come antichi eroi omerici sfidando quotidianamente lo spettro di un nemico troppo grande per non essere temuto, tra l’indifferenza e la cattiva informazione dei media nazionali. Il nome di questo paesino è Niscemi, e il suo nemico si chiama Mobile User Objective System, meglio conosciuto come MUOS. Per chi non lo sapesse, il MUOS è un sistema militare ad altissima frequenza, composto da 3 trasmettitori parabolici basculanti e 2 antenne elicoidali con un diametro di 20 metri circa. Fino ad oggi esistono solo tre istallazioni operanti: in Virginia, nelle Hawaii e in Australia, quasi tutte in luoghi assolutamente desertici. Gli USA vorrebbero attivare una quarta base in territorio siciliano e, dopo alcune valutazioni, si è deciso di puntare sul comune di Niscemi.

Parliamo dunque del rischio concreto di una cementificazione di oltre 2.000 mq all’interno della famosa Riserva Naturale Sugherata, con buona pace di ambientalisti e cittadini comuni. Per molti si tratterebbe di un sacrificio necessario per garantire la

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sicurezza internazionale, per qualcuno non sarebbe altro che l’ennesimo stupro subito dal territorio siciliano. I media sembrano disinteressarsi dell’argomento.

Cerchiamo dunque di capire meglio di cosa si tratta. Forse non tutti sanno che i campi elettromagnetici prodotti dal sistema, oltre a interferire con le comuni apparecchiature mediche (by-pass, sedie a rotelle, pace-maker), sono di gran lunga superiori ai valori consentiti dalla legge (36/2001) e che, se attivati, contaminerebbero un raggio di circa 135 km, aumentando in modo esponenziale i rischi di ammalarsi di leucemia e tumori per i cittadini costretti a vivere all’ombra delle parabole. Da queste poco felici premesse nasce la manifestazione anti-MUOS che si terrà giorno 1 marzo 2014 in tutta la penisola, e Giuliana Reale, membro del comitato NO-MUOS di Niscemi, ha deciso di spiegarci meglio di cosa si tratta:

 ”La manifestazione di sabato è stata indetta subito dopo l’innalzamento delle parabole. Questo per dimostrare che il movimento No Muos non si arrende a prescindere dalla risposta che darà il tar il 27 Marzo. Il nostro slogan in questo momento è ‘non abbattiamoci, ma abbattiamole’. Dall’indignazione si passa all’azione“. 

 

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Molti continuano a dire che si tratta di “apparecchiature necessarie” per la sicurezza, senza alcun rischio per la salute. E ovviamente i cittadini non sanno più a chi credere. Qual è la verità?
G.R.: “Certo, come ha detto il ministro Mauro ‘bisogna armare la pace per ottenerla. Forse noi subiremo le conseguenze del MUOS a distanza di tanti anni, ma dal prossimo anno inizieranno ad uccidere, non dimentichiamoci che è uno strumento di guerra, andiamo oltre ai problemi di salute, non vogliamo che il nostro territorio sia occupato dalle basi militari. Ovviamente, però, rivendichiamo anche il diritto alla salute, non dimentichiamoci che ci sono 46 antenne NRTF che hanno già portato enormi problemi alla salute“. Come interpreti il silenzio delle istituzioni che, in teoria, dovrebbero avere l’ultima parola sul caso MUOS a Niscemi? G.R.: “Siamo stanchi di delegare i politici. Andiamo oltre alla loro ultima parola. Personalmente interpreto il loro silenzio come un ‘silenzio assenso’, loro pensano che ormai la cosa sia fatta e che noi ci stancheremo presto di lottare. Si sbagliano! La manifestazione avrà carattere locale o nazionale? In che modo è possibile aderire? G.R.: “ La manifestazione avrà carattere nazionale, bisogna sostenere questa lotta con la presenza di tutti, non basta essere solo solidali. Per chiunque volesse essere informato sugli sviluppi della manifestazione, può tranquillamente collegarsi sul sito www.nomuos.info

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