SiciliAntica:il paesaggio ed il suo significato in Storia dell’Arte

Creato il 20 febbraio 2013 da Yellowflate @yellowflate

foto dipinto di C.D. Friedrich Monaco in riva al mare 1809.

Si parla di Paesaggio e figure: senso e significati per la Storia dell’Arte al Seminario di SiciliAntica
Organizzato dall’Associazione SiciliAntica, in collaborazione con il Centro Scolastico Imera, si terrà giovedì 21 febbraio 2013 alle ore 17,00, presso il Centro Scolastico Imera, via delle Croci, 6 a Palermo, il seminario dal titolo “Il Paesaggio: segno, arte, futuro”. La lezione avrà per titolo “Paesaggio e figure: senso e significati per la Storia dell’Arte” e sarà tenuta da Carmelo Montagna, Architetto e storico dell’arte. A coordinare l’incontro Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica.
Il programma prevede sei incontri e una visita guidata naturalistica. Alla fine sarà rilasciato agli iscritti un attestato di partecipazione. Per informazioni: Tel. 346.8241076. E-mail: palermo@siciliantica.it.
L’interesse per la raffigurazione dei luoghi che lo circondano accompagna da sempre l’uomo, che si è espresso in modi diversi, ma probabilmente sempre a partire dall’idea di ricomposizione del “giardino/Eden” perduto a seguito di una catastrofe; “nostalgia del Paradiso”. Raffigurare i luoghi perciò non è attività artistico-descrittiva del loro aspetto fisico. La natura rappresentata non è quasi mai esattamente quella che si vede; è frutto di selezioni critiche che lo sguardo compie rispondendo a esigenze culturali radicate nell’immaginario collettivo. A lungo relegato in secondo piano come sfondo di altre rappresentazioni, il paesaggio ha assunto piena autonomia come genere artistico solo a partire dal XVI secolo. La percezione figurativa del “paesaggio” ha quindi come riferimento essenziale la presenza di “figure” umane che danno un senso all’osservazione di “quadri” di natura, più o meno trasformata / urbanizzata / antropizzata, che contengono nella visione altre figure / oggetti che danno anche il rapporto scalare di grandezza, quindi il senso geometrico e culturale della visione, che è pienamente comprensibile dai confronti e dalle genealogie possibili che possono ordinarsi nella Storia dell’Arte.
Carmelo Montagna è architetto e storico dell’arte. Dal 2003, da ricercatore indipendente, si è occupato sistematicamente del sito della Gurfa di Alia, in provincia di Palermo, e della vicenda relativa della protostorica Civiltà della Thòlos in Sikania, su cui ha tenuto conferenze e pubblicato, in particolare, Sulle tracce di Minosse (2005), Thòlos e Tridente (2007), Il Tesoro di Minos (2009), con prefazione di A. Musco. Un suo saggio, Architettura e mito alla Gurfa, è pubblicato nel Catalogo della Mostra Terra e Luce-Dalla Gurfa al Roden Crater di James Turrell (2009). Dal 2004 è stato consulente dell’Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana determinando la riedizione del testo fondamentale di R. Assunto “Il paesaggio e l’estetica”. Nel 2008 ha collaborato con incarico di ricerca con il Dipartimento di Civiltà Euro-Mediterranee dell’Università di Palermo, sul tema La Via della Thòlos. I beni culturali volano per lo sviluppo economico locale. Nel 2009 ha collaborato con l’Università Europea di Roma per il Master di II livello in “Architettura, arti sacre e liturgia. L’Architettura del Corpo Mistico”, con un intervento sul tema Arte, Sacro, Architettura. Per riannodare Cielo e Terra. In atto collabora sugli stessi temi di ricerca con l’Officina di Studi Medievali, lo IeMEST di Palermo e con SiciliAntica.


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