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Sicurezza, il Coisp da domani e per tre giorni a Roma:“Ricordiamoci cosa è reato, altrimenti è inutile mandarci per la strada”

Creato il 29 aprile 2014 da Yellowflate @yellowflate

1898068_1447288218842453_5456789510584130372_nSicurezza, il Coisp da domani e per tre giorni a Roma contro la vergogna che migliaia di “cretini” non possono più tollerare:
“Ricordiamoci cosa è reato, altrimenti è inutile mandarci per la strada”  “Senza indulgere in falsa diplomazia, è bene chiarire che i Poliziotti italiani non possono più  sopportare le costanti e sistematiche criminalizzazioni che scattano contro di loro ad ogni
manifestazione pubblica in cui vanno a farsi massacrare senza neppure avere gli strumenti adeguati.
Se i media e troppi esponenti politici intendono davvero insistere nel giustificare l’ignobile violenza  che ad ogni occasione noi dobbiamo subire, nascondendosi dietro all’esile e franoso argomento  del diritto di manifestare che però nulla ha a che fare con un inesistente ‘diritto di aggredire le Forze  di Polizia’, e con ciò intendono insistere a ignorare che si parla della commissione di reati gravissimi  e quindi, di fatto, a legittimare tali comportamenti, allora è perfettamente inutile che noi continuiamo
ad andare in strada. Le vere Vittime siamo noi Appartenenti alle Forze dell’ordine, vittime di  aggressioni degne della più pianificata delle guerriglie, vittime della più ingiusta arroganza  di chi conta sulla difesa di ipocriti che sputano sentenze dal divano di casa, vittime del più totale  sovvertimento delle regole del vivere civile. Le Vittime siamo noi, e le prove saranno sotto gli occhi
di tutti, domani e per tre giorni, proprio nella città da cui è partita l’ennesima ignobile campagna  di denigrazione e delegittimazione del nostro operato”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, alla vigilia dell’iniziativa con cui da domani,  30 aprile, e per i primi due giorni di maggio, il Sindacato Indipendente di Polizia farà sfilare  per le vie della Capitale una grande “vela” di 6 metri coperta delle inequivocabili immagini  tratte dagli scontri di piazza che vedono da una parte Appartenenti alle Forze di Polizia impegnati
in servizio d’ordine pubblico, pesti, laceri e sanguinanti, e dall’altra gruppi di facinorosi organizzati  impegnati in violente aggressioni, armati di tutto punto e travisati in ogni modo, “cioè a dire  – insiste Maccari – in totale violazione delle leggi vigenti”.
“E’ ora di dire basta all’assurda convinzione che incidenti come quelli avvenuti a Roma lo scorso  12 aprile siano normali – aggiunge il Segretario del Coisp -. E’ ora di smetterla di insistere a voler  convincere l’opinione pubblica che chi sceglie di fare il Poliziotto sceglie, per ciò stesso, di esporsi  alla violenza gratuita, ingiustificabile, inimmaginabile in una manifestazione organizzata solo
per esprimere il dissenso e non altro. E’ ora di piantarla di alimentare l’equivoco che chi viene  mandato in strada per garantire il diritto di manifestare ai cittadini non può difendersi proprio perché  indossa la divisa, e deve essere quindi il bersaglio ideale di delinquenti senza ritegno. Perché questo  è chi è stato immortalato nelle immagini che mostriamo agli italiani, nulla di meno. Uscire travisati, impugnare spranghe e bastoni, fiondare biglie e chiodi, lanciare bottiglie e bombe carta, incendiare,
imbrattare e devastare sono e restano reati, punto e basta. A noi il compito istituzionale di reagire  alla commissione di reati, difendendo l’ordinamento e i cittadini italiani, per questo lavoriamo.  Ma se le cose non stanno più così, perché l’ordinamento è mutato o perché si vuol far credere  alla gente che sia così, allora non si può più chiederci il sacrificio di rischiare la salute e la stessa vita  per un corteo”



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