SICUREZZA IN MOTO...tutto quello che so, per ora.

Da Motociclistidatavola
E dopo tante attese finalmente eccolo, il post che tenta di fare un sunto in tema di sicurezza.Siamo ad inizio stagione ed è giusto dedicare un po' di tempo ai “fondamentali”.Certo, noi MdT siamo AWB (alla weather biker) e quindi non ci fermiamo mai...però un ripasso fa sempre bene.Non lo faccio mai ma, se quello che leggerete vi sembra utile ed intelligente vi chiedo di condividerlo. Perchè se siamo tutti preparati è meglio.

sicurezza perché andare in moto è FIGHISSIMO


Allora, sicurezza in moto apre subito diversi scenari. Uno è legato al mezzo, abbiamo già parlato del triangolo della sicurezza (gomme-freni-sospensioni ecco il link clikka qui); uno è legato all'ambiente quindi lo stato delle strade, gli oggetti che possono condizionare la visibilità, gli altri utenti, le condizioni meteo; un terzo è legato a noi, sia come capacità di condurre il mezzo che come sicurezza attiva/cognitiva, diciamo così.Ovviamente parliamo dell'ultima cercando di semplificare ma di non banalizzare. Cercando, non è detto che ci riesca.Ogni tanto ci sentite ripetere che il giusto ordine quando si sale in moto è “accensione del cervello e poi accensione della moto”. Accendere il cervello vuol dire sia guidare con prudenza, con la testa, responsabilmente ma anche e soprattutto guidare consapevolmente, sapendo le potenzialità del nostro organo guida e come sfruttarle. Quindi ritorniamo a parlare di cervello, di come funziona e di come si comporta quando siamo alla guida.Uno degli aspetti da tenere presenti è che il cervello è “pigro”. Teniamolo sempre a mente perchè se teniamo a mente questo riusciremo a capire ed intervenire su tutto il resto.Il cervello è pigro perchè tenta di semplificare una complessità che sarebbe ingestibile, diversamente. Troppe variabili, troppe opzioni. Quindi tenta di semplificare e di ripetere quello che funziona.Due applicazioni per chiarire. Forse avete letto il post sull'evitamento ostacoli, il fatto che la moto andrà dove l'occhio guarda. Questo perchè il cervello fa prima a ragionare in positivo e quindi ad andare dove guarda che a pensare di andare dove NON guarda. E non è solo in situazione di stress, pensate a quando dovete fare inversione a U, se guardate il paraurti dell'auto posteggiata dovrete fare due manovre, se invece vi fissate sulla strada sgombra farete la stessa inversione in una sola manovra, provare per credere. Quindi il cervello è abituato a ragionare in positivo, allenatevi a fare quello che è giusto invece di allenarvi a Non fare quello che è sbagliato.Secondo aspetto, il cervello ripeterà tutte quelle operazioni che hanno funzionato in passato o che ha già fatto. Ecco perchè è importante imparare bene. Modificare un comportamento non è così facile (MA NON E' IMPOSSIBILE) solo che il cervello ha bisogno di tempo per convincersi ed imparare. Prendiamo ad esempio alcuni sport. Avete presente chi pratica arti marziali che ripete a vuoto le stesse mosse centinaia di volte? Avete presente i pugili che reiterano le combinazioni di colpi nell'aria? Avete presente gli sciatori che prima di partire si mettono ad occhi chiusi a ripassare la pista immaginando quello che fanno? In sintesi, avete presente gli sportivi in generale che ripetono lo stesso gesto tecnico migliaia di volte? Lo fanno per “educare” il cervello per far sì che l'opzione che è automatica sia quella giusta.Lo fanno per mettere il cervello nelle condizioni di non improvvisare ma di ripetere  e fare quello che già conosce. Loro lo fanno anche perché le loro performance avvengono in contesti molto stressanti, che complicano tutto. Anche noi però, nonostante stiamo parlando di un hobby, ci troviamo in un contesto stressante, per numero di input, tempi ristretti, pericolo in generale.Ora, noi che andiamo in moto per hobby non abbiamo tempo di allenarci, abbiamo la possibilità di fare esperienza. Ecco, l'importante è fare esperienza nel modo giusto, accumulare “ore di volo” in cui guidiamo bene. Il top sarebbe farsi un bel corso di guida sicura e poi stare concentrati ripetendo quello che ci hanno insegnato fino a che non impariamo. Sembra difficile ma, partendo dall'assunto che prima si accende il cervello e poi la moto, non è così impossibile.Attenzione alle righe più importanti di questo post: tutto questo vale anche per gli altri utenti della strada, anche il loro cervello è pigro, ripete quello che conosce, semplifica...cercate di aiutare gli altri a vedervi, sentirvi a non farvi escludere dal contesto, non finite nei "rumori di sfondo" siate soggetti principali nel cervello degli altri. Come: visibili, comportamento corretto, noisy pipe, giusto posizionamento in strada.
In realtà possiamo fare degli esercizi che ci aiutino ad aumentare il nostro standard di sicurezza. Una doverosa premessa, prima di suggerirveli: cercate sempre di dedicarvi a questi esercizi quando le condizioni lo permettono, non fateli diventare un momento di rischio aumentato.
Intanto alleniamo la vista, abituatevi ad allargare il vostro campo visivo, variate la profondità di dove guardate, prima vicino, poi una distanza media, poi guardate lontano; provate a notare dei particolari quando attraversate un paesino, vedere cosa c’è ai lati della strada. Questi due esercizi vi servono per abituare la vista, il nostro organo più sfruttato in maniera cosciente, a due attività: stare vigile e tenere lucidamente sott’occhio tutto il campo visivo, anche quello non “a fuoco”, abituarvi a fare considerazioni su quello che vedete. Accumulate esperienza e vi ritroverete che quando vedete delle strisce di terra in mezzo alla strada automaticamente starete attenti alla possibilità che la moto scivoli ed al fatto che possa uscire un mezzo agricolo da uno stradello. Allenatevi coniugando le due cose: ampliate il campo visivo e date sempre significato a quello che vedete.Un esercizio simile, per allargare il campo d’azione, lo si può fare anche con gli altri sensi, molto utile farlo con l’udito: passate da sentire il rumore del motore a sentire il rollio degli pneumatici.Ah, la cosa interessante è che questi “esercizi” si possono fare anche in auto… Un altro esercizio che si può fare, magari nei noiosi trasferimenti, è riprendere sensibilità con tutti i comandi primari della moto: sentite la frizione, sentite e modulate il freno posteriore, quello anteriore. Una cosa che credo moltissimi di voi non abbiano mai provato a fare è vedere le potenzialità dei freni presi singolarmente e poi messi giustamente a sistema. Riprovate la stessa frenata prima con il freno davanti, poi con quello dietro e poi combinati. Fatelo ogni tanto per ricordarvi cosa succede. Se trovate una rotonda percorretela provando ad agire sul freno posteriore, per capire cosa accade quando lo “pelate”. Non fatelo una volta e poi basta, ogni volta dovete riprovare a trovare il limite dei comandi, il millimetro.
Insomma, siamo arrivati in fondo a questo lungo post cui tengo molto.
Il riassunto in poche parole potrebbe essere questo: il cervello è lo strumento più potente per tenere alto il livello di sicurezza quando siamo in moto e possiamo fare tantissimo per tenerlo allenato. In questo modo invecchieremo anche meglio, col cervello giovane, sveglio e veloce.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :