Il tour, al pari del videoworkshop biennale e del concorso AviSa, si inserisce tra le attività di promozione dell’antropologia visuale quale strumento essenziale per lo studio, la ricerca e il dialogo con le culture di tutto il mondo che l’Istituto pone in essere ormai da tre decenni.
Dopo l’ottimo successo di pubblico registrato nelle due serate oristanesi, Il tour si sposta verso Alghero, seconda tappa del festival itinerante che propone il meglio della scorsa edizione del Sardinia International Ethnographic Film Festival. L’appuntamento è per venerdì 5 e sabato 6 aprile, alle ore 19,00, presso la sala Manno in via Marconi, 10. L’evento è realizzato in collaborazione con la Società Umanitaria – Centro Servizi Culturali di Alghero. Le prossime tappe saranno Cagliari e Nuoro.
L’ingresso in tutte le sedi è gratuito
PROGRAMMA
Venerdì 5 aprile
Ore 19,00
Presentazione del programma
Ore 19,15
The Boy Mir | Ten Years in Afghanistan
Phil Grabsky | 2011 | Regno Unito | 89min
Attraverso il filo conduttore costituito dalla vita del giovane Mir, filmato per un periodo di 10
anni dello stesso regista, il film presenta uno spaccato dell’attuale situazione sociale
dell’Afghanistan.
Premio Grazia Deledda per il miglior film
“Il film segue dieci anni della vita di un ragazzo, Mir, e della sua famiglia nell’ Afghanistan
contemporaneo. Questo Paese è abitualmente rappresentato nei media solo come una regione
devastata dalla guerra e si ha raramente accesso alle persone. Il film-maker, lui stesso dietro la
videocamera per un lungo periodo di tempo, elabora un rapporto attraverso il quale si raggiunge
un’ampia prospettiva degli eventi storici attraverso l’esperienza di momenti spontanei nella vita dei
soggetti”
Ore 20,50
Il passo dei misteri
Giovanni Angeli e Paolo Angeli | 2012 | Italia | 30min
I riti, i volti, l’atmosfera della settimana santa di Cuglieri nelle immagini eseguite nel corso di una
lunga e mai conclusa ricerca dal fotografo Nanni Angeli, associate alla musica di Paolo Angeli.
Premio per il film più innovativo
Una ricerca fotografica ed etnomusicologica di lungo respiro è tradotta in un film. Attraverso un
approccio innovativo, la narrazione dei riti della Settimana Santa di Cuglieri è qui raccontata
creando un “nuovo” linguaggio che include delle componenti estetiche ed emotive di grande
suggestione”
Ore 21,25
Il cineasta è un atleta, conversazione con Vittorio de Seta
Vincent Sorrel e Barbara Vey | 2010 | Francia | 80min
Vittorio De Seta ripercorre la sua lunga vicenda professionale, dai primi documentari alle opere più
impegnative, attraverso un racconto che ne rivela la grande sensibilità umana e il grande impegno sociale.
Menzione speciale della Giuria
“Questo film celebra la continuità della tradizione del film etnografico, sottolineando l’importanza
di preservare l’eredità dei nostri maestri in quanto esempio e guida per le nuove generazioni di
cineasti –antropologi”
Sabato 6 aprile
Ore 19,00
Tea or Electricity | Le Thé ou l’électricité
Jérôme Le Maire | 2012 | Belgio | 93min
La storia epica dell’arrivo dell’elettricità in un remoto paesino dell’Alto Atlante, in Marocco
.
Premio per il miglior film prodotto e ambientato in paesi del Mediterraneo
“Questo film riesce a ritrarre il processo dell’irruzione della modernità nella vita di un remoto
paese alle pendici dell’Atlas, in Marocco. Il progetto di portare per la prima volta l’elettricità in un
sito di così difficile accesso crea non pochi dilemmi e discussioni, seguite da vicino dal cinesta. La
sua determinazione e graduale familiarità con gli abitanti del paese rivela tutta una serie di
relazioni interpersonali con magistrale sottigliezza, prima del radicale cambiamento economico e
sociale che l’elettricità porterà loro”
Ore 20,40
Francilene – Storia di una quebradeira
Stefania Donaera | 2011 | Italia | 26min
Nel Nordest del Brasile le popolazioni locali vivono dalla raccolta e della lavorazione dei frutti
del babaçu, una particolare palma da cocco. Ad occuparsene sono principalmente le donne
chiamate quebradeiras ovvero “spaccatrici” di cocco. Francilene è una di loro.
Premio per il miglior film di autore sardo
“In una remota regione del Brasile, la macchina da presa di Stefania Donaera permette di sentire il
calore e l’intelligenza di una donna che non è solo una madre amorevole per i suoi bambini, ma
anche un’attivista per i diritti alla terra che permettano alla sua comunità di migliorare le
condizioni di vita”
Ore 21,15
Il Maggio delle mondine
Francesco Marano | 2011 | Italia | 45min
Il Gruppo di canto delle Mondine di Medicina (Bologna) è invitato nel 2009 al concerto
celebrativo del Primo Maggio che si tiene a Roma. Durante il viaggio in pullman, le mondine
ripassano il loro repertorio di canti e ricordano momenti della loro vita e delle lotteper i diritti sul lavoro.
Raccomandazione della Giuria
“Il cineasta è stato coinvolto in una equipe di ricercatori di etnomusicologia al fine di carpire la spontaneità nel provocare racconti legati alla storia orale e all’abilità di cantare di un gruppo di ex mondine in pensione. Il risultato è un film che mette in luce memorie e storie di vita espresse attraverso i loro canti spontanei”
LA RASSEGNA
LA RASSEGNA dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE) si tiene a Nuoro ogni due anni e rappresenta una delle rare occasioni in Italia nelle quali sia possibile assistere alle più significative produzioni internazionali del cinema etnografico. La manifestazione, nata nel 1982, ha assunto dal 2006 la denominazione di SIEFF – Sardinia International Ethnographic Film Festival, abbandonando la sua tradizionale caratterizzazione monotematica e incentrando il suo programma su una selezione di film caratterizzati da una prospettiva etnoantropologica e attenti all’introduzione di elementi di innovazione nella struttura narrativa.
LA SEDICESIMA EDIZIONE si è svolta dal 15 al 22 settembre 2012 e ha celebrato i trent’anni del festival presentando un programma costituito da film, giunti dalle più diverse parti del mondo, selezionati da un Comitato composto da David MacDougall (Centre for Cross-Cultural Research, Australian National University, Canberra), Marc-Henri Piault (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi) e Paolo Piquereddu (Direttore Generale dell’ I.S.R.E.).
UNA GIURIA INTERNAZIONALE composta da Paolo Chiozzi (Università di Firenze), Judith MacDougall (Centre for Cross-Cultural Research, Australian National University, Canberra), Antonio Marazzi (Università di Padova), Colette Piault (SFAV – Société Français d’Anthropologie Visuelle) e Rossella Ragazzi (Università di Tromsø), ha attribuito il premio “Grazia Deledda” per il miglior film (10.350 Euro), a The Boy Mir – Ten Years in Afghanistan di Phil Grabsky; il premio per il film più innovativo (6.200 Euro) a Il passo dei misteri di Nanni Angeli e Paolo Angeli ; il premio per il miglior film di autore sardo (6.200 Euro) aFrancilene – storia di una quebradeira di Stefania Donaera;
il premio per il miglior film prodotto e ambientato in paesi del Mediterraneo (6.200 Euro) a Tea or Electricity di Jérome La Maire.
La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali ai film Bitter Roots – The end of Kalahari myth di Adrian Strong, Il cineasta è un atleta – Conversazione con Vittorio De Seta di Vincent Sorrell e Barbara Vey, e una raccomandazione a Il maggio delle mondine” di Francesco Marano.