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La siepe di pyracantha è composta da una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle rosacee. La pyracantha, detta anche agazzino, è un arbusto originario dell'Europa e dell'Asia: in molte zone dell'Italia è possibile trovarlo anche allo stato selvatico. Presenta una chioma densa e folta di forma tondeggiante: l'aspetto generale è poco compatto, in quanto le ramificazioni crescono in modo disordinato. Questa pianta che può raggiungere i due metri di altezza forma siepi intricate ed impenetrabili grazie al suo fogliame verde lucido, fitto e abbondante; nella stagione primaverile produce piccoli fiori a forma di stella, bianchi e profumatissimi. Le bacche, di colore arancio, giallo e rosso, sono riunite in grappoli: solitamente sono commestibili e rimangono sulla pianta molto a lungo. I fusti e le ramificazioni hanno grosse spine appuntite. Per il suo profumo intenso e i suoi colori variopinti, la siepe di pyracantha è utilizzata a scopo ornamentale.
La siepe di pyracantha attecchisce su ogni tipo di substrato e sopravvive anche se il terreno è arido o povero di sostanze nutritive: l'unica condizione da garantire a queste piante è un buon sistema di drenaggio che eviti ristagni idrici nocivi. La pyracantha può essere coltivata in vaso: a causa del suo sviluppo esteso ed articolato, però, è sempre preferibile collocarla in pieno campo. In fase di piantumazione, i giovani arbusti devono essere installati ad una distanza di circa 60 cm gli uni dagli altri: questa distanza consente loro di crescere liberamente formando al tempo stesso una barriera fitta e fortemente schermante. Per i primi anni di vita è necessario offrire alle piantine un adeguato sostegno, in quanto non sono in grado di reggersi da sole: a tale scopo, può essere utile mettere a dimora la siepe in prossimità di una rete o di un muretto.
La siepe di pyracanta resiste molto bene a tutti i fattori climatici ed ambientali avversi: non teme il freddo e può sopravvivere anche in condizioni di forte calura o inquinamento. L'esposizione migliore è al sole diretto o comunque in una zona luminosa; la posizione ombreggiata è infatti poco salubre per questa specie, che necessita di luce e calore per poter fiorire e fruttificare. L'innaffiatura deve essere regolare solo per i primi due anni successivi alla piantumazione o in caso di prolungata siccità: gli arbusti adulti provvedono infatti autonomamente al loro bisogno idrico accontentandosi dell'acqua piovana. Essendo una pianta molto rustica, la pyracantha non necessita di potature o concimazione: tuttavia, per regolare la crescita della siepe e migliorare la qualità della fioritura, all'inizio della primavera è consigliabile effettuare una potatura ed arricchire il terreno di sali minerali con un concime a lento rilascio.
Nonostante la sua intrinseca robustezza, la siepe di pyracantha è soggetta ad alcune malattie di origine batterica. La più diffusa ed insidiosa è rappresentata dal cosiddetto "colpo di fuoco", patologia che colpisce tutti i tipi di rosacee, sia selvatiche che coltivate. L'infezione colpisce i fiori e le lamine fogliari: questi organi assumono una colorazione marrone-rossastra e avvizziscono progressivamente, pur rimanendo attaccati alla pianta. L'agente patogeno responsabile della malattia può essere veicolato dal vento, dagli insetti o da attrezzature vivaistiche già infette: per questo, prima di procedere alle operazioni di potatura è sempre importante disinfettare tutti gli strumenti. In caso di infezione, la strategia di intervento più efficace si basa sull'uso tempestivo di prodotti chimici a base di rame. La pyracantha, inoltre, teme gli attacchi degli afidi e i marciumi delle radici: questi ultimi possono insorgere in caso di innaffiature troppo frequenti o di terreni eccessivamente umidi e poco drenati.
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