Il prendere un caffè insieme a Napoli, è un pretesto d’incontro ed un’occasione per una chiacchierata piacevole, al lavoro come nel tempo libero. In Italia, ma soprattutto nella città partenopea il caffè è un rito, una tradizione radicata nella cultura, tanto da esser diventato il simbolo di Napoli, già a partire dal Settecento, quando nella capitale del regno se ne beveva almeno una tazzina al giorno.
Pur essendo una pianta originaria dell’Abissinia, (attuale Etiopia) ed essersi diffusa in Europa, tramite la Turchia, grazie a Vienna e ai suoi Kaffeehaus, a Napoli il caffè ha un altro sapore. Il segreto sarà la rinomata bontà dell’acqua, oppure secondo alcuni la qualità della miscela napoletana e della sua tostatura oppure la sua particolare preparazione. Qui il caffè è “ristretto”, con una minore concentrazione di caffeina, rispetto al caffè “lungo”.
Un’ottima notizia, per un popolo come il nostro grandi bevitori di caffè, arriva dal team di ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora, condotto da Michael Yassa. Due tazzine di caffè espresso porterebbero benefici alla memoria di lungo termine, questa è la notizia pubblicata da Scienze Fanpage.it.
Circa 24 ore dopo l’assunzione della bevanda si inizierebbero ad avvertire i primi benefici. Yassa ha raccontato: “abbiamo sempre saputo che la caffeina ha effetti cognitivi, ma la capacità di fissare i ricordi rendendoli più resistenti e difficili da dimenticare non è mai stata esaminata in dettaglio negli esseri umani”. Cento soggetti sono stati sottoposti ad un test per verificare l’azione sulla memoria, a cui è stato chiesto di osservare alcune immagini prima di assumere una pillola contenente la quantità di caffeina di due espressi. Dopo 24 ore ai due gruppi di persone è stato chiesto di ricordare quali immagini avessero visto il giorno prima e chi aveva assunto la pillola ha mostrato capacità mnemoniche maggiori rispetto agli altri.
Gli effetti del caffè sulla memoria umana potrebbero essere impiegati negli studi di malattie degenerative come l’Alzheimer e come osserva Yassa, “gli studi dicono che la caffeina è associata a una maggiore longevità e alla resistenza all’Alzheimer e a malattie che comportano il declino cognitivo. In quantità moderate il caffè potrebbe avere benefici per la salute”.
E dopo gli studi sull’impiego del caffè contro la depressione e contro il cancro arriva un’altra bella notizia. Smemorati di tutto il mondo avete un’ottima scusa per bere caffè!