ROMA – Sempre più fumatori del 2013 passano alle sigarette elettroniche. Ma mentre il numero di questi fumatori-non fumatori aumenta cresce anche il numero degli studi che esprimono dubbi sulle sigarette agli aromi (e nicotina).
Sono ben 37 gli studi scientifici internazionali esaminati dall’Istituto Superiore di Sanità per elaborare un parere sulle sigarette elettroniche. E l’avvertimento è che bisogna mantenere “prudenza nei confronti di un prodotto di cui si conosce poco l’efficacia per smettere di fumare ma anche il grado di pericolosità”.
Gli studi scientifici internazionali non danno sicurezza “né sull’efficacia né sulla sua innocuità” rispetto ai rischi per la salute.
Certo, la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, che con la combustione produce oltre 400 sostanze cancerogene e tossiche.
Ma le sigarette elettroniche contenenti nicotina ”presentano potenziali livelli di assunzione” di questa sostanza ”per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori giovani”. Come sostenuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sebbene i produttori vendano gli ENDS (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare, ad oggi non esistono prove scientifiche sufficienti a stabilirne la sicurezza d’uso e l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco.