La musica che ispira… nuove idee, la scrittura, la ricerca interiore e con l’avvento dei social anche post e perfino l’ultimo articolo per il proprio blog. Ma in questo caso la musica pone le basi e accende la nuova edizione del caratteristico festival della Sardegna.
Un verso della canzone “Se ti tagliassero a pezzetti” del cantautore De Andrè ha ispirato il Marina Cafè Noir – Festival di Letterature Applicate: “Signora Libertà…”. L’allegoria della libertà e della fantasia usate da Fabrizio De Andrè nella canzone, animeranno libri, parole, musiche del festival e saranno declinate nei temi delle migrazioni, del Mediterraneo e delle sue storie, del lavoro, dell’economia, della situazione delle carceri, della letteratura noir, della cultura indipendente e underground, di sperimentazioni.
Parte oggi per concludersi domenica 6 settembre, l’edizione del Marina Cafè Noir targata 2015, giunta alla sua tredicesima edizione ed organizzato dall’Associazione Culturale Chourmo. Il festival è dedicato alla letteratura, alla musica, al cinema, al teatro e alle arti visive, “applicate” alle strade, alla gente, alla comunità, alla vita per una condivisione di saperi. E si tiene a Cagliari nella suggestiva cornice del Villaggio Chourmo, tra il Giardino sotto le Mura e il Terrapieno, un “non luogo” tra i quartieri storici della Sardegna.
Marina Cafè Noir – Festival di Letterature Applicate si articola in cinque giorni di letture, incontri, laboratori, proiezioni cinematografiche, musica, concerti, per un totale di 50 appuntamenti con oltre 100 ospiti, 7 mostre, ed è reso possibile grazie ai 60 collaboratori e ai 40 volontari.
Andrea Staid, Francesco Bachis, Mariya Stepanyuk interverranno sui “Migranti e le città”, Nunzio Caponio, South Sardinian Scum si soffermeranno su “Mapuche. Una storia Argentina”, mentre per Giuliano Pornasio, King Howl “C’era una volta in Svezia”.
Tra gli ospiti spicca Giancarlo De Cataldo che con il suo ultimo libro “Subburra”, si soffermerà su “Criminalità e potere”.
Il 4 settembre, un seminario esclusivo con il regista, scrittore e poeta Silvano Agosti: “Dall’impotenza alla creatività”. Gli altri laboratori: “Philosophy for children” a cura di Daniela Zoccheddu per lo sviluppo del pensiero critico e creativo e per favorire il rispetto delle regole, “Lupo in versi” a cura dell’Associazione Bel e Zebù per bambini fino a 5 anni. E per i più piccoli il divertimento è assicurato con Caffè Noir “Baby Cappuccino”: spettacoli di racconti, rock, giocolieri, clown e filastrocche.
Ampio spazio anche alle nuove creatività e subculture giovanili con Zerocalcare, Marco Philopat, Franszisko.
Si parlerà anche del business introno al cibo con il ricercatore, saggista e blogger Wolf Bukowski e la sua ultima fatica “La danza delle mozzarelle”.
Domenica 6 settembre il reading/concerto in onore a Sergio Atzeni a 20 anni dalla scomparsa, e per concludere il festival la cucina in piazza con Kenz’e Domu Entertainment e poi la musica dei Rakìa.
Da segnalare le mostre “Diversamente migranti” a cura di Giacomo Pisano, dedicata ai sardi emigrati nel mondo, ‘La libertà sulle parole” di Rosi Giua che documenta l’attività di un gruppo di detenuti nella biblioteca del carcere di Buoncammino e “Signora Libertà, Signora Biblioteca”, guida ai percorsi di lettura del Festival.
…mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino…E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.