Signori si nasce…

Creato il 30 gennaio 2013 da Brasilitalia

e io lo nacqui, modestamente!

Questo lo diceva il grande Totò nel suo omonimo film, e mai affermazione fu tanto adeguata come nel mondo di oggi. Per molte persone, di qualunque nazionalità, basta avere qualche soldo in più nel portafoglio per sentirsi in qualche modo superiore agli altri. Non basta fare un viaggio in Europa, Stati Uniti o altri paesi “esotici” solo per sentirsi cittadini del mondo e darsi arie di conoscere la cultura. “Signori si nasce”, ma lo si può diventare usando un poco di modestia e ammettendo le proprie lacune. È per questo che, se tutto andrà bene, dal mese prossimo inizierò a fare dei “corsi”, se così potremo dire, alla Societá Culturale Italiana di Sorocaba, corsi che avranno lo scopo di mostrare aspetti dell’Italia che non tutti conoscono. Così, il prossimo turista, non confonderà Atene con Roma,

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«Scusi dov'è il Partenone?»: turisti stranieri confusi nell'antica Roma

Federalberghi rivela: molti visitatori da Brasile, Russia, India e Cina confondono i monumenti ateniensi con quelli della Città Eterna: una corso per aiutarli

ROMA - Vacanze romane, in cerca del Partenone. Confondere le colonne del tempio dedicato ad Atena Parthénos sull'acropoli con quelle del Tempio di Saturno a Roma sembra arduo. La notizia avrebbe dell'incredibile se non venisse da una fonte attendibile: secondo Federalberghi Roma, molti dei turisti (in crescita esponenziale) che giungono nella Capitale da Paesi emergenti come Brasile, Russia, India e Cina, arrivano a chiedere - in riva al Tevere - dove sia il Partenone. E non distinguendo kl'acropoli ateniense dai Fori imperiali, conoscono davvero poco di Roma. La loro scarsa informazione non si ferma poi a storia e monumenti: «Soltanto il 2 per cento - lamentano gli albergatori romani - conosce la pasta alla carbonara».

LEZIONI DI ACCOGLIENZA - Sono i dati più curiosi emersi dall'«Albergatore Day», giornata di studio organizzata nella Città Eterna da Federalberghi, che quest’anno ha voluto organizzare anche lezioni di accoglienza per i suoi iscritti: «Perchè questi sono ospiti a cui non si è abituati - dice il vicepresidente Giovani Albergatori di Federalberghi, Alessandro Zucconi -: alcuni hanno particolari bisogni, altri non conoscono necessariamente la nostra storia, cercano a Roma il Partenone che è ad Atene».

CAMERE GRANDI AI BRASILIANI - Tra i consigli dispensati durante il seminario: «Ove possibile assegnare camere “grandi" ai brasiliani»; «gli indiani non disdegnano il contatto fisico, ma che non vada oltre una stretta di mano»; tra i bisogni «fondamentali» per i clienti russi ci sono la posizione dell'hotel e la colazione, «salata e calda»; e per i cinesi «non esagerare con la cordialità italiana». Alessandro Zucconi spiega: «Vanno compresi e orientati. Gli ospiti indiani, ad esempio, hanno bisogno di particolari spezie nel menù, i russi necessitano di qualcuno che parli la loro lingua, i brasiliani spesso temono di andare nel centro storico perché pensano sia pericoloso. A differenza di europei e americani, non vengono spontaneamente alla reception, parlano dimeno, e vanno accolti con il linguaggio universale del sorriso».

«I NUOVI MERCATI CI SCELGONO» - È comunque importante puntare su questi turisti, continua Zucconi, soprattutto in un momento di crisi: «Non siamo più noi a scegliere il mercato, sono i nuovi mercati che scelgono noi». Alla manifestazione, giunta alla decima edizione hanno partecipando circa 500 imprenditori del settore. 
«Arrivato alla decima edizione - dichiara il presidente della Federalberghi di Roma, Giuseppe Roscioli - l'”Albergatore day” può essere oramai considerato un appuntamento fondamentale per tracciare un bilancio e per affrontare le problematiche più urgenti del turismo ricettivo alberghiero non solo romano, anche nazionale. Roma e, in primis, i suoi albergatori oggi sono chiamati ad affrontare nuove sfide derivanti dall'arrivo di flussi turistici provenienti da Paesi economicamente emergenti e dall'affermarsi di un sistema di prenotazioni on-line che necessita oramai di regole certe per evitare storture e fenomeni di inquinamento del mercato». 
Durante la giornata dell'hotellerie è stato anche assegnato il premio «Green hotel of the year»: il riconoscimento riservato a strutture alberghiere associate a Federalberghi che nel corso dell’anno abbiano intrapreso iniziative volte a ridurre il proprio impatto sull’ambiente adottando una politica ispirata a principi di sostenibilità per ciò che riguarda energia elettrica, gas, acqua e rifiuti. L’Hotel Britannia e l’Albergo Cesàri di Roma sono i vincitori ex aequo.

Lilli Garrone

fonte: Corriere della Sera


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